Aumentare il traffico di un sito Internet: le 10 tecniche “rompighiaccio”


matteo dagostino consulente filosofico

di Matteo D’Agostino (Schio, Vicenza)

Esperto Internet Marketing e Google Partner certificato, specializzato in web marketing alla University of California e all’Oxford College of Marketing.


Come fare per attirare visitatori sul tuo sito e trasformarli in clienti?
Dalle strategie di Google Ads ai trucchi SEO, passando per i social media e il content marketing…

In questo articolo scoprirai tutte le strategie vincenti per far decollare il tuo sito e raggiungere un pubblico sempre più ampio e interessato. Preparati a scoprire i segreti per aumentare il traffico del tuo sito e conquistare la rete!


 Indice dell’articolo:

  1. Blog e contenuti SEO
  2. Campagne Google Ads
  3. Youtube
  4. Guest Post e Articoli Promozionali
  5. Affiliazioni e Partnership
  6. I Social Network
  7. I podcast
  8. Responsive Mobile
  9. Telegram, Facebook e WhatsApp
  10. Notifiche Push e Newsletter


Già in un paio di occasioni ho parlato di Come aumentare la visibilità di un sito web e addirittura di Come aumentare le visite a un sito GRATIS.

Questa volta però voglio svelarti le mie personali “tecniche rompighiaccio, così ribattezzate perché mi aiutano ad aumentare il traffico di un sito Internet nelle situazioni più difficili, quando il panorama è affollato di iceberg (ovvero concorrenti) e non sembrano esserci spazi di manovra per ottenere clic.

Questi metodi che sto per esporti devono essere valutati con attenzione:
rompere il ghiaccio e aumentare il traffico al sito internet di nostro interesse richiede una buona conoscenza del settore in cui operiamo, tanto più perché nella formula generica “sito Internet” possiamo includere anche gli ecommerce. Per facilitarti nella scelta proverò a spiegarti di volta in volta quando il sistema potrebbe fare al caso tuo e quando invece finirebbe per farti solo perdere tempo.

Aumentare traffico sito Internet

Non ti preoccupare se qualche termine ti suonerà famigliare. Le azioni da intraprendere ormai sono note anche ai non addetti ai lavori: quello che mi interessa farti capire è che le strategie sono tante e quasi sempre interconnesse fra loro. A dispetto degli immancabili guru del marketing, tanto per parlare fuori dai denti, non ti dirò MAI di fare per forza così (il famoso “metodo”). In oltre 10 anni di marketing per il web ne ho viste di tutti i colori, e dove alcune idee funzionavano altre si sono rivelate completamente fallimentari. Il mio suggerimento? Mixa le tue carte e non puntare tutto su un jolly soltanto. I gusti del pubblico cambiano di continuo e con loro cambiano anche le tecnologie digitali e quindi le opportunità a nostra disposizione per fare centro. Con questa consapevolezza, non mi resta che introdurti alle mie 10 personali tecniche rompighiaccio per aumentare il traffico di un sito Internet!

1. Aprire un blog e pubblicare contenuti SEO friendly

Il primo metodo per aumentare il traffico di un sito Internet è anche uno dei più infallibili e consiste nella pubblicazione di articoli SEO friendly o Google friendly che dir si voglia. Articoli di questo genere, scritti in logica di Search Engine Optimization, parleranno di tematiche e argomenti inerenti alla tua attività, e cioè alla tua proposta di servizi e prodotti. Se ad esempio lavori come personal trainer, potresti scrivere articoli relativi al benessere e al miglioramento fisico: nella migliore delle ipotesi, questi articoli compariranno nella prima pagina di Google, generando in automatico un alto numero di clic. Il rovescio della medaglia è che questa tecnica, ad oggi, è stata applicata in maniera sistematica da chiunque, per cui la quantità di contenuti online ottimizzati SEO pubblicata in questo momento è sterminata. Molti settori dunque sono già saturi in partenza, il che impedisce agli ultimi arrivati di emergere come vorrebbero. Cosa fare se ti accorgi di avere troppi competitor? Semplice: passa al prossimo metodo!

2. Aumentare il traffico con campagne Google Ads

Se hai provato a pubblicare articoli SEO ma ti sei accorto che non c’è trippa per gatti, allora potresti orientarti sulle campagne Google Ads, altro sistema efficace per aumentare il traffico del tuo sito Internet. C’è un’intera categoria del mio blog che ti aspetta dedicata proprio alle campagne Google Ads, per cui se vuoi approfondire questa soluzione ti rimando direttamente agli articoli (o se preferisci al servizio di gestione campagne PPC per Ads). Di che si tratta in soldoni? Né più né meno parliamo di uno dei metodi più diretti per ottenere un aumento di traffico sostanziale al sito web, o qualcosa – come una landing page – collegato al sito web. Anche qui ci sarebbero pagine e pagine da scrivere, ma il segreto è sempre calibrare bene il tiro e studiare la campagna nei minimi dettagli. Noi di Eviblu seguiamo una procedura collaudata, che prevede la creazione di una pagina di atterraggio (o appunto landing page) abbinata a una serie di annunci pubblicitari Pay Per Clic con budget minimo di 10 euro al giorno. Un cocktail micidiale, che ha permesso ai nostri clienti di registrare un aumento significativo del traffico nell’arco di pochi mesi.

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3. Lavorare su Youtube per aumentare il traffico al sito

Aumentare il traffico con Youtube

Nel 2022 sarei di parte se ti dicessi di provare ad aumentare il traffico senza considerare Youtube. Questa piattaforma è letteralmente esplosa  nell’ultimo biennio, complici i lockdown nei vari paesi del mondo e i cambiamenti di vita introdotti dalle misure anti-Covid sia in Italia che altrove. Sebbene non sia un servizio offerto dal mio team, quello del marketing Youtube è un obiettivo che puoi raggiungere anche tu, senza nemmeno bisogno di chissà quali competenze. Ti occorre una telecamera, un piano editoriale e uno sfondo idoneo: con un minimo di dialettica e una certa costanza potrai creare una fanbase di persone che seguono i tuoi link in descrizione e visitano il tuo sito o i siti a cui li vuoi portare. In questo canale, a dispetto di Google per la SEO o per gli annunci a pagamento, la concorrenza potrebbe essere ancora blanda, assicurandoti un vantaggio notevole (chi prima pubblica, prima ottiene riscontro). Molti meccanici, legali, consulenti e persino coltivatori stanno già sfruttando Youtube a proprio vantaggio. Ti invito quindi a darci come minimo un’occhiata per capire se ti può tornare utile, iniziando magari a visionare video di colleghi e player di settore! Noi non ci occupiamo di Youtube espressamente, ma possiamo implementare i video negli articoli del tuo blog e aumentare così il tempo di permanenza degli utenti, riducendo al contempo la frequenza di rimbalzo.

4. Pubblicare guest post e articoli promozionali online

Il gioco potrebbe farsi molto duro se Google da una parte e Youtube dall’altra sono già saturi di contenuti (articoli e video ottimizzati). Potremmo orientarci a questo punto su Google Ads, ma potremmo anche scegliere una strada differente, quella del guest posting e dell’article marketing. Un po’ di inglese ci restituisce il senso di entrambe le formule:

  • guest posting vuol dire “post” (e cioè articolo) ospite. Una news dunque, non necessariamente ottimizzata, pubblicata in un portale o in un blog che gode già di una certa visibilità. In ragione di questa visibilità, la notizia porterà un numero consistente di visite al nostro sito, linkato solitamente tramite link o banner grafici.
  • article marketing, vale a dire marketing con gli articoli, un approccio ancora più ampio che non si ferma al solo guest posting ma arriva a coinvolgere diversi siti Internet, portali e blog nello scenario di una campagna di article marketing ampia e diversificata. Qui entrano in gioco anche regole di SEO spinta, nella fattispecie di link building per aumentare non solo il traffico, ma anche l’autorevolezza del sito oggetto della campagna.

Come fare tutto questo? Con molta, moltissima pazienza, contattando uno a uno i portali più in target, spiegando le proprie esigenze e sperando che i prezzi per guest posting e articoli siano accessibili (si va dai 40-50 euro di un normale blog ai 14.000 de IlSole24Ore!).

5. Attivare sistemi di affiliazione e partnership

Se hai un ecommerce e desideri aumentare il traffico alle schede dei tuoi prodotti, una sistema che dovresti provare è quello dell’affiliazione. Affiliarti a qualcuno (un blogger, un portale, un canale Youtube) significa offrire al tuo referente la possibilità di guadagnare una piccola percentuale da ogni vendita generata tramite i cosiddetti “link di affiliazione”. Ne vale la pena? Decisamente sì: immagina di vendere prodotti alimentari tipici italiani in tutto il mondo e di piazzare il link al tuo ecommerce nella descrizione di un video a opera di uno youtuber americano famoso. In questo video, che ha totalizzato oltre 400.000 visualizzazioni, vengono elencati i 10 migliori prodotti tipici italiani da comprare online. Il tuo link ti permetterebbe di fare bingo, raggiungendo senza filtri e compromessi un pubblico vastissimo, che continuerà a guardare il video e cliccare il link in descrizione per comprare prodotti italiani… dal tuo ecommerce! Un servizio web che ti può aiutare nella creazione dei tuoi link di affiliato è Affiliatly, provalo gratis e inizia a cercare potenziali partner.

6. Aumentare il traffico con pubblicità sui social

Se vuoi aumentare il traffico al tuo sito vetrina ma non hai spazio sufficiente né per piazzarti fra i risultati organici di Google né per fare pubblicità con Google Ads, allora l’advertising sui social media potrebbe darti una grossa mano. Come è facile intuire, il termine advertising indica la pubblicità ospitata, nel caso dei social media, all’interno di piattaforme come LinkedIn, Facebook, Instagram, Tik Tok, Youtube e altre. L’iter è simile a quanto avviene su Google Ads:

  • si crea un post o un contenuto che rispetti le linee guida della piattaforma scelta
  • si definisce il target a cui mostrare il post stesso (profilazione)
  • si imposta un budget giornaliero e possibilmente un tetto massimo di spesa raggiunto il quale la campagna termina
  • si avvia la revisione automatica degli annunci per eventuali modifiche degli stessi
  • si monitorano i risultati (impressioni, clic, costo per clic, ecc)
  • si cerca di migliorare le performance della campagna per abbassare il CPC (costo-per-clic)

A dispetto di quanto si potrebbe credere, i clic pubblicitari generati dall’advertising non ci servono soltanto per aumentare like e interazioni (c’è chi in gergo le chiama non per niente “vanity metrics”): il vero obiettivo dovrebbe essere quello di aumentare il traffico al sito Internet, ovvero allo spazio dove, in concreto, nascono i nostri lead (le conversioni dell’utente da normale visitatore a cliente).

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7. Podcast: il sistema per aggirare la concorrenza

Aumentare il traffico con i podcast

Se sei arrivato fin qui, la tua situazione potrebbe essere la stessa di altri imprenditori in settori molto gettonati (ristorazione in capoluoghi di provincia, strutture alberghiere in luoghi di villeggiatura famosi, servizi di edilizia, ecc): troppa concorrenza nei risultati organici di Google, costi troppo alti per le keyword degli annunci pubblicitari in Google Ads… e troppa concorrenza anche sui socal media e su Youtube! Che fare dunque per cercare di aumentare le visite al sito web? Un metodo valido per chi ha un minimo di intraprendenza e voglia di mettersi in gioco potrebbe essere il podcast, una serie di clip audio registrate da un autore (tu stesso, il tuo socio, un collaboratore esterno, ecc) e pubblicate online in apposite piattaforme di podcasting. La concorrenza di podcast, quantomeno in italiano, è ancora estremamente bassa: pochi siti e quindi poche attività si promuovono via podcast, eppure già oggi le statistiche dimostrano che il trend di ascoltatori è in netto aumento. I podcast quindi, come i video Youtube, potrebbero portarti nuovi visitatori e nuovo traffico, aggirando la concorrenza e consolidando il tuo posizionamento in uno spazio destinato a crescere da qui ai prossimi anni.

8. Più traffico al sito con la versione responsive mobile

A vole siamo talmente concentrati nella ricerca di nuovi sistemi per aumentare il traffico al sito da non renderci conto che è proprio il sito stesso il problema. Se consideriamo ad esempio come si suddivide la fetta di pubblico che naviga online, ci rendiamo conto che il 60% di utenti proviene da dispositivi mobile come tablet o smartphone. Se questi utenti visitano un sito web non responsive, e quindi non adatto alla visualizzazione dei contenuti da piccoli schermi come i display dei telefonini, la loro fuga verso altri siti “mobile friendly” risulta molto probabile. A che pro quindi investire in costose campagne di advertising o in video Youtube e podcast audio se poi chi atterra nel sito Internet vetrina scappa a gambe levate perché le scritte sono troppo piccole o le immagini non si vedono? Meglio sempre farci caso a questi “dettagli”: è anche da loro che dipende il successo o il fallimento delle nostre campagne e azioni per aumentare il traffico.

9. Gruppi Telegram, Facebook e WhatsApp

Passiamo adesso a un metodo per aumentare il traffico al sito ancora più specifico ma non per questo meno valido. Sto parlando dei gruppi privati che puoi creare gratis in pochi minuti su Telegram, Facebook, WhatsApp e non solo. Il principio alla base di questi gruppi è quello di offrire ai tuoi potenziali clienti dei contenuti esclusivi, sotto forma ad esempio di tutorial, video, dirette live o simili. O anche semplici comunicazioni di servizio che gli iscritti al tuo gruppo riceveranno in anteprima rispetto agli altri. Nel fare questo, dovrai ricordarti di segnalare sempre o comunque spesso il link al tuo sito Internet, in modo che anche i nuovi arrivati lo scoprano e vadano a visitarlo. Le visite produrranno così prenotazioni, iscrizioni, vendite dirette o richieste di informazioni e preventivi. Un marketing tuttora sottovalutato ma che può essere vincente nella misura in cui ti dà modo di entrare in contatto diretto con il tuo pubblico, instaurando un rapporto veloce, pratico e user friendly.

10. Notifiche push e newsletter una tantum

Vuoi aggiornare il tuo pubblico una volta ogni tanto senza impazzire dietro al blog o ai video Youtube? La tecnica rompighiaccio che ti propongo è duplice: notifiche push da una parte e newsletter dall’altra. Vale la pena esaminare entrambi questi strumenti perché hanno peculiarità e obiettivi diversi fra loro.

  • Notifiche push, brevi messaggi di testo che appaiono sul display del telefonino o sul monitor del computer. Ricalcano gli alert delle app mobile, inviate per tenere aggiornato l’utente su novità e iniziative. Puoi fare lo stesso per conto tuo anche dal tuo sito o dal tuo ecommerce, senza pagare un euro, attraverso portali come, ad esempio, WVO Engage, EasyApp e altri. Se offri un incentivo al momento dell’iscrizione (del tipo “Non vuoi ricevere email? Iscriviti alle notifiche gratis!”), il tasso di iscrizione sarà certamente più alto.
  • Newsletter, sempre di moda nonostante il passare degli anni. Le newsletter sono il mezzo di comunicazione digitale per eccellenza, dei veri messaggi di posta recapitati direttamente nella caselle email del destinatario. Una modalità che piace a tutti, dai più giovani agli over 50 e 60. A fare la differenza sarà la tua capacità di offrire nuove proposte e iniziative senza cadere nel marketing e nella pura vendita. Qualche piattaforma per cominciare: Mailchimp, Sendinblue e Mailup.

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