LA GUIDA EVIBLU PER GESTIRE CAMPAGNE GOOGLE ADWORDS

Molti credono che gestire una campagna AdWords sia un compito alla portata di tutti. Lo stesso errore, del resto, viene commesso nello sviluppo di siti web. Si prova da soli e si vedono i risultati. Peccato che questi risultati, il più delle volte, lascino a desiderare. Il motivo? AdWords, come le piattaforme di sviluppo con cui creare siti web, ecommerce e blog, è uno strumento apparentemente semplice ma in realtà molto complesso. Ottenere risultati, di conseguenza, è davvero alla portata di tutti, ma è diverso dal saper massimizzare il ROI, ovvero il ritorno sull’investimento. In altre parole, tutti possono veicolare traffico al sito investendo una certa somma di denaro, ma non tutti avranno performance all’altezza delle aspettative.
Gli aspetti meno noti del resto sono anche i più importanti: quanto devo spendere al giorno? Che tipo di annunci devo creare? Qual è il numero di parole chiave ideale per ogni annuncio? Dove devono atterrare gli utenti che cliccano gli annunci? Non conoscere la risposta a queste domande significa brancolare nel buio, un po’ come quando si deve creare un sito e non si ha idea della differenza tra WordPress.org e WordPress.com o tra un hosting e l’altro. Torniamo quindi al titolo: come gestire campagne AdWords di successo? La risposta banale potrebbe essere: con le dovute competenze, ovvero, dopo aver maturato sufficiente esperienza pratica e teorica. Un’ottima risorsa per cominciare con il piede giusto è la nostra guida suddivisa in due parti:
- Come creare e gestire una campagna AdWords [PARTE I]
- Come creare e gestire una campagna AdWords [PARTE II]
DALLA TEORIA ALLA PRATICA: ALCUNI CONSIGLI PER COMINCIARE
Il primo approccio ad Adwords potrebbe disorientare. Partiamo quindi con alcuni consigli semplici per cominciare. Innanzitutto cerchiamo di avere per ogni gruppo di annunci una corrispondente landing page (o pagina di atterraggio). In questo modo evitiamo confusione e riusciamo a concentrare meglio il tiro. Il sistema di AdWords è piramidale per cui per ogni gruppo di annunci avremo più annunci e per ogni annuncio avremo più parole chiave. Il rischio di confondersi non sussiste nel momento in cui lavoriamo con una o due parole chiave per ogni gruppo di annunci e proviamo diversi annunci all’interno dello stesso gruppo per singola landing page. Perché questo?
Perché così facendo, a distanza di due o tre settimane, potremo visualizzare nel gruppo gli annunci più performanti. Di conseguenza disattiveremo gli annunci meno efficaci per lasciare spazio a quelli con il miglior rapporto costo per clic (CPC), creandone se necessario di nuovi. Attenzione perché la qualità dell’annuncio dipende anche dalla pagina di atterraggio, lavoriamo quindi anche su questa, curando le parole chiave oltre alla grafica e all’usabilità (call to action, tasti di acquisto, moduli per la prenotazione). Infine qualche suggerimento per la scrittura degli annunci AdWords. Da ricordare che le lettere maiuscole a inizio di ogni parola aumentano il numero di clic, vedi esempio di seguito:
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Occhio anche alle cifre, tenendo conto che le decine (o centinaia o migliaia) e i numeri dispari funzionano di più. Questo vale anche per i prezzi, per cui 27 euro renderà più di 26 o 28. Da ultimo, se vogliamo farci dare una mano, affidiamoci agli esperti di AdWords o chiediamo consiglio a un professionista che ha frequentato il corso di AdWords.
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