In cerca di sistemi efficaci per il posizionamento di siti web sui motori di ricerca? In questo articolo troverai non uno, non due, ma ben 6 tecniche di posizionamento BULLDOZER capaci di sfondare il muro della prima pagina di Google e farti arrivare in alto nei risultati di ricerca!
Qualche settimana fa ho parlato di Come essere primi su Google con il proprio sito web, ecommerce o blog. Le tecniche elencate contemplavano tutto lo scibile di azioni che si possono compiere non tanto per il posizionamento di siti internet, quanto per apparire nei risultati di ricerca (ad esempio con annunci PPC o con video). Altra cosa è invece la Search Engine Optimization (SEO), ovvero l’arte di ottimizzare un sito web o un qualunque altro spazio virtuale (landing page, ecc) per favorire il posizionamento di siti web su Google. Ebbene sì, le stesse tecniche di cui ormai tutti si riempiono la bocca ma che pochi conoscono come applicare in modo efficace. Una differenza che può sembrare minima, e che invece decide sempre più il successo tra un lavoro di posizionamento approssimativo, basato su idee e teorie, e un lavoro di posizionamento professionale, basato invece sulla pratica e sui dati.
Tutti, ad esempio, sanno bene quanto sia importante la redazione di testi web di qualità per il posizionamento di siti Internet sui motori di ricerca e su Google in particolare, ma come deve essere portata avanti questa attività? Con quale frequenza? E come arricchire i nostri testi ottimizzati se l’offerta di contenuti è sempre più elevata? Domande che riguardano anche le altre tecniche di posizionamento organico (leggi: naturale) che qui ho scelto di mettere in risalto con il termine “bulldozer”. Le mie personali tecniche bulldozer – quelle della mia agenzia specializzata in posizionamento di siti web –sono in grado di spingere un sito o un negozio online nei risultati di ricerca rompendo letteralmente l’empasse che colpisce molti siti bloccati in seconda o terza pagina. Le conseguenze sono presto dette: arrivare in alto sui motori di ricerca vuol dire ottenere il massimo della visibilità e dell’esposizione. Se ci vuoi provare, è ora di darci dentro!
1) POSIZIONAMENTO DEL SITO CON CONTENUTI OTTIMIZZATI SEO
Qualunque progetto di posizionamento deve necessariamente presupporre un sito ricco di contenuti di una certa lunghezza. Come dichiarato qualche anno fa da Andrey Lipattsev (Search Quality Senior Strategist di Google), i contenuti sono uno dei 3 fattori di posizionamento più importanti per Google, ciò significa che se il tuo sito web ne è sprovvisto, farai molta più fatica a emergere.
Ma qual è la tecnica corretta per popolare un sito web? O, per usare le parole dei nostri clienti, cosa devo scrivere nel mio sito? Per rispondere possiamo immaginare il sito di una ferramenta, dove in apparenza non sembra esserci granché da dire.
Se però ci mettiamo nei panni dell’utente (cosa che consigliamo di fare sempre!) forse vorremmo sapere quali prodotti vengono trattati, ma anche quali marchi (i più importanti), e poi i servizi offerti, come è fatto il negozio (su uno o due piani, dove si trova, come raggiungerlo con i mezzi pubblici), lo staff e perché no, un po’ di storia. Questo discorso è strettamente legato al concetto di inbound marketing, inteso come tecnica di promozione che non va alla ricerca dei potenziali clienti, ma che semina, coltiva e prepara il terreno per rispondere alle loro richieste e quindi intercettarli, offrendogli una panoramica completa della propria attività prima ancora che il cliente esca di casa. I contenuti del sito servono proprio a questo, a gettare le fondamenta per la costruzione di un posizionamento online solido, articolato e duraturo.
2) SCRIVERE LE DESCRIZIONI DEL TUO ECOMMERCE ONLINE
Per gli ecommerce ricordiamoci di scrivere una breve descrizione per ogni prodotto, o quantomeno per ogni categoria di prodotti. Non serve a nulla copiare le descrizioni da altri siti di concorrenti. Concordo che questa via è la più semplice, ma il rischio è di ottenere l’effetto contrario a quanto desiderato. Se il tuo intento è posizionarti, copiare le descrizioni degli altri negozi online potrebbe metterti in cattiva luce agli occhi di Google, motore di ricerca molto sensibile al problema del duplicate content. L’unica soluzione è rimboccarsi le maniche e investire nella creazione di contenuti (e cioè descrizioni) che siano originali, uniche e accattivanti. Per quanto riguarda la lunghezza, rimaniamo sulle 150-200 parole a descrizione e non dimentichiamo di inserire i metadati.
È importante inoltre che ogni prodotto sia corredato da almeno un’immagine, questo sia per motivi di posizionamento sul motore di ricerca (all’immagine assoceremo infatti l’alt tag e quindi la keyword) sia per una questione di usabilità ed estetica della pagina. Seguire e applicare queste tecniche di posizionamento nel momento in cui andiamo a popolare il sito è indispensabile per distinguersi dalla concorrenza e accogliere l’utente della rete in un ambiente comprensibile, chiaro, organizzato e convincente.
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3) PUBBLICARE NEWS PER AUMENTARE VISITE E TRAFFICO
La terza tecnica “bulldozer” per posizionare un sito internet che utilizziamo nella nostra agenzia prevede la pubblicazione di contenuti, sotto forma di news o post, per aumentare le visite verso il proprio sito web. Questo esito avviene ancora una volta grazie all’ottimizzazione SEO, e di conseguenza alla crescita esponenziale di parole chiave secondarie (e, se siamo abbastanza bravi, principali). Cosa significa? In soldoni, che più pubblichiamo contenuti ottimizzati di settimana in settimana, più avremo chance che il nostro sito internet venga trovato attraverso Google per le query (interrogazioni) che gli utenti digitano sul motore di ricerca. Bisogna lavorare in questo senso nel lungo periodo, offrendo contenuti di valore sotto forma di news o post (la differenza è risibile). Attenzione perché questa tecnica ha senso solo se viene portata avanti in ottica di posizionamento, e qui torniamo al discorso delle keyword principali e secondarie e quindi della scelta degli argomenti di cui parlare. Da un punto di vista pratico, quello di cui abbiamo bisogno è un buon piano editoriale, strutturato per soddisfare le query di ricerca degli utenti intorno a tematiche che riguardano il nostro business.
Se ad esempio gestiamo un B&B o un albergo in montagna, potremmo parlare delle attività che si possono svolgere in zona e delle attrattive da visitare, come i musei, il centro storico del paese, o anche eventi come le maratone o i tornei di pesca. Ovviamente cominciamo dalle cose più importanti e via via allarghiamo il tiro ad argomenti sempre più marginali. Se saremo i primi a farlo, o se saremo quelli che lo fanno meglio, ecco che avremo ottime probabilità di salite nella SERP (la classifica di Google) e arrivare in alto per determinati risultati. Questa tecnica viene anche definita di “content marketing”, ed è basata sul fatto che l’utente, trovando le informazioni di cui ha bisogno, arriva di conseguenza ai nostri prodotti, servizi e progetti. Un modo semplice ma efficace per posizionare sui motori di ricerca un sito web in qualsiasi settore e paese e per qualunque target.
4) CREARE AD ARTE BACKLINK DA SITI AUTOREVOLI (E IN TARGET)
Se anche lavoriamo duro per produrre contenuti ottimizzati SEO, non è detto che questi ci porteranno ai risultati sperati. Potremmo posizionare un numero di contenuti inferiore alle aspettative, o potremmo vedere i nostri articoli e le nostre pagine istituzionali in seconda o terza pagina. Purtroppo o per fortuna, la grande maggioranza di traffico si ferma alla prima pagina, per cui è importante (fondamentale) raggiungere la top 10, o quantomeno provarci. In questo senso potremmo aver bisogno di rafforzare la nostra autorevolezza, così da convincere Google che il nostro sito è più meritevole degli altri (semplifico al massimo, ma è per capirci). Come fare tutto questo? Una volta bastava andare nei siti e portali cosiddetti di “article marketing”, pubblicando (quasi sempre a titolo gratuito) un articolo all’interno del quale era presente un link verso il nostro sito/ecommerce. Oggi questa tecnica è morta e sepolta, per cui i link vanno creati ad arte seguendo questo iter collaudato:
- trova portali, blog e siti internet in target con il tuo business
- invia una richiesta per sapere se è possibile pubblicare un articolo con finalità di link building
- valuta le condizioni, ovvero il costo dell’operazione (alcune volte i prezzi sono troppo alti per giustificare il valore del link)
- decidi se procedere e pubblicare l’articolo con il link al tuo sito
Il mio consiglio è quello di pianificare un’attività di link building dilazionata nel tempo. Ovvero: non limitarti a uno o due articoli con link all’interno, preferisci invece una pubblicazione continuativa, ad esempio una o due uscite (articoli) ogni mese per almeno un semestre (o meglio ancora per un anno). I risultati di questo lavoro andranno monitorati, per capire quanto calcare la mano, e dunque quanto articoli pubblicare e per quanto tempo. Tutti i siti che puntano al posizionamento sui motori di ricerca dovrebbero mettere in conto questa attività, così da non perdere terreno nei confronti dei concorrenti, e ritrovarsi a dover poi sgomitare per riguadagnare la prima pagina.
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5) RAFFORZARE IL SITO WEB E LO SPAZIO HOSTING
Fra le tecniche di posizionamento di un sito Internet, permettimi di annoverare anche il rafforzamento del sito web e dello spazio hosting. Questi due elementi giocano un ruolo cruciale nel favorire (o sfavorire) un eventuale posizionamento su Google, Bing, Ecosia e altri motori di ricerca. Esistono infatti diversi fattori che è bene tenere presente perché influiscono sul posizionamento del sito. Fra i principali ricordo:
- url di ogni pagina, che andremo a ottimizzare uno a uno in base alle keyphrase di interesse
- metadati, vale a dire meta title e meta description, ma anche alt-tag e al-title delle immagini
- codice in generale delle pagine, che dovrà risultare più leggero e pulito possibile
- peso delle immagini, da ridurre sotto i 300 kb e possibilmente sui 72 dpi di risoluzione (formato jpeg, no PNG)
Se poi vogliamo puntare ancora più in alto, allora dobbiamo anche rafforzare lo spazio hosting, inteso come servizio che ospita appunto i contenuti del nostro sito web (immagini, testi, file, e sito in generale). Su questo fronte dobbiamo verificare le performance del nostro attuale piano hosting e decidere di conseguenza se è il caso di migliorare, passando a un piano capace di offrire più velocità, più spazio e più sicurezza. Di solito sarà un passaggio che comporta costi maggiori, ma saranno costi che, molto probabilmente, verranno ripagati da migliori performance, e quindi da un miglior posizionamento nei risultati di ricerca.
6) POSIZIONAMENTI WEB ALTERNATIVI: VIDEO E GUEST POST
Veniamo adesso al caso conclusivo, quello in cui le tecniche precedenti o hanno fallito (perché ad esempio c’è troppa concorrenza in quel settore e non siamo riusciti ad emergere nemmeno dopo mesi di pubblicazioni e link building) oppure non ci bastano (siamo già posizionati con il nostro sito o il nostro ecommerce, ma vogliamo ottenere ulteriori piazzamenti. Questa ultima tecnica “bulldozer” la chiamo la tecnica dei posizionamenti alternativi, perché di fatto questo sono: delle alternative al classico e più scontato posizionamento del sito. Il meccanismo è in realtà piuttosto semplice e prevede lo sfruttamento di altri portali e altri siti già visitati e… posizionati! Non parlo chiaramente dei concorrenti, ma di portali e magazine e blog in target, dove si trattano gli stessi argomenti che interessano il nostro pubblico. Qui possiamo arrivare ad esempio con guest post scritti da noi o dalla redazione del portale/magazine (un po’ come avviene per gli articoli di link building, ma con la differenza che qui cercheremo prima di tutto il posizionamento dell’articolo nei risultati di ricerca).
Stessa cosa si può fare con i video YouTube, che ormai compaiono di prassi nella prima pagina di Google, al pari dei contenuti testuali. O all’interno di un canale YouTube di nostra gestione, o appoggiandoci a un canale YouTube già esistente, potremo tentare la prima pagina creando un video ottimizzato per un certo argomento (anche di tendenza). Idem per le immagini, che finiscono nella sezione Google Immagini e possono aiutarci a emergere per determinate ricerche. E così anche per i prodotti, destinati a comparire nella sezione Google Shopping. Come si dice in questi casi, ce n’è davvero per tutti i gusti… e tutte le tasche!
PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO GRAZIE ALLA MIA CONSULENZA
Adesso che sai tutto su come posizionare un sito nei motori di ricerca – tecniche alternative comprese – non ti resta che passare dalla teoria alla pratica.
Già, dirai tu, ma come?
Se hai le idee confuse, se hai paura di commettere uno sbaglio, se non hai ancora una situazione definita davanti ai tuoi occhi, bè, l’unico consiglio che mi sento di darti è quello di approfittare di una consulenza gratuita e senza impegno.
Grazie alla consulenza SEO della nostra agenzia, potrai ricevere una vera e propria valutazione SEO e capire finalmente cosa fare e quali passi seguire.
Ti avverto: non sarà immediato e non sarà nemmeno facile. Al gionro d’oggi sono tantissime le aziende e i negozi online che hanno investito tempo, risorse e denaro per posizionarsi su Google. Pretendere di ottenere tutto e subito adesso è il primo errore che ti invito a non commettere. Mettiti comodo e fatti guidare da un consulente SEO preparato, l’unico in grado di aiutarti e condurti per mano lungo la strada dell’ottimizzazione. Grazie ai servizi della mia agenzia per il posizionamento di siti web, potrai cominciare questo percorso con soddisfazione e profitto, a costi assolutamente accesibili. Ti aspetto quando vuoi per una chiacchierata senza alcun impegno!
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