COSA CAMBIA E COSA RIMANE UGUALE CON LA NUOVA SEO
C’era una volta la seo, una professione con regole e limiti ben precisi, i cui risultati erano abbastanza certi se si seguivano alla lettera determinate procedure. Oggi il panorama è cambiato: le vecchie dinamiche hanno fatto i conti con novità e aggiornamenti di portata mondiale. In alcuni blog si è addirittura parlato dei 10 anni che hanno stravolto la seo. In effetti bisogna riconoscere che il posizionamento su Google è deciso (anche) da nuovi fattori. Questi, tuttavia, non hanno rimpiazzato i vecchi fattori, ma li hanno integrati modificandone il peso. Pensiamo ad esempio ai link in entrata: se è vero che un link “genuino” vale più di un link “pilotato”, è pure vero che esistono ancora mille sistemi per dare l’impressione di un link genuino (vedi la firma nei commenti all’interno di importanti forum di settore) così come è vero che non tutti i siti di article marketing sono precipitati in termini di reputazione.

A qualcuno tutti questi paroloni potrebbero suonare incomprensibili. Per orientarsi e avere dei punti fermi, tuttavia, è sufficiente leggere la Guida introduttiva di Google per l’ottimizzazione dei motori di ricerca. Questo documento, aggiornato al 2011 e disponibile online, elenca in modo chiaro e inequivocabile quali sono le regole seo da seguire. Proprio queste regole, a nostro avviso, rappresentano tuttora la base su cui costruire un lavoro di posizionamento organico (naturale). Come coniugare quindi vecchia e nuova seo? Quale strada seguire per ottenere gli stessi risultati di un tempo?
SEO = SOCIAL + ENGAGEMENT + OPTIMIZATION + WEB ANALYTICS
Nella formula sopra, l’ottimizzazione (optimization) rappresenta la percentuale di seo old style sopravvissuta ai vari update Caffeine, Panda e Penguin. Social network e coinvolgimento degli utenti (engagement) sono invece la marcia in più senza la quale, a differenza di qualche anno fa, diventa difficile posizionare un sito, un blog, una landing page o una singola pagina. In particolare l’engagement si ottiene con una pubblicazione continuativa (la famosa freshness) di contenuti utili e interessanti. Quanto alla web analytics, cioè l’analisi continuativa e strutturata di dati semplici ed incrociati relativi all’esperienza utente sui siti internet, la sua importanza è orai acclarata, esattamente come la professionalità richiesta da questa branchia della SEO. Insomma: sbaglia chi rinnega l’origine della seo tanto quanto chi continua ad applicare i soliti principi. Per dirla con le parole di Confucio, la strategia corretta sta nel giusto mezzo.
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