Intelligenza Artificiale per il Marketing: la Guida Definitiva 2024 al marketing AI-driven


matteo dagostino consulente filosofico

di Matteo D’Agostino (Schio, Vicenza)

Esperto Internet Marketing e Google Partner certificato, specializzato in web marketing alla University of California e all’Oxford College of Marketing.


Il marketing AI-driven (guidato dall’intelligenza artificiale) si sta affermando come il più grande mutamento degli ultimi vent’anni nel settore della pubblicità e della comunicazione. In questa guida, ti spiego che cosa puoi fare grazie all’intelligenza artificiale per un marketing ancora più incisivo.

L’esponenziale diffusione di strumenti e tool basati sull’intelligenza artificiale parla chiaro: il mercato si sta spostando in una direzione ben precisa, quella del marketing AI-driven. Un nuovo e potente paradigma che non ha eguali e non ha precedenti, destinato secondo larga parte degli esperti a cambiare drasticamente le regole del gioco. Non più giornate intere passate a montare video per Tik Tok o per le stories di Instagram: c’è OpusClip, l’AI powered video repurpusing, un programma capace di rielaborare un video e spacchettarlo in dieci clip con tanto di sottotitoli. Non più budget e trattative per la scrittura di testi: c’è ChatGPT di OpenAi a disposizione 24 ore su 24, con una modalità di produzione di pagine, articoli e contenuti in tempo reale. E così via per tanti altri ambiti che, in un modo o nell’altro, ruotano intorno alla creazione e gestione di campagne marketing di successo.

Intelligenza artificiale per il marketing

Se fino a qualche anno fa nessuno ne sapeva nulla, oggi l’intelligenza artificiale è sulla bocca di tutti, dai professionisti del marketing ai ragazzetti che sfornano contenuti come non ci fosse un domani. In questo bailamme di informazioni e notizie, promesse e smentite, falsi miti e vere innovazioni, conviene avere le idee chiare, onde evitare di buttare tempo e soldi in fumo (vedi quanto successo con l’avvento dei social media in passato). Tocca quindi a noi specialisti indicare al cliente dove andare a parare: se non lo sappiamo noi, non può certo definirlo lui così, a sentimento. Per quanto mi riguardo ho già implementato alcuni strumenti AI-driven di tutto rispetto, a partire da Performance Max di Google (Ads), una recente novità AI-based sviluppata per “ottenere risultati migliori su tutti i canali pubblicitari e in tutto l’inventario di Google con una sola campagna”.

Per dirne uno. Ma ce ne sono altri che userò, che useremo come team, e che usano già altri collaboratori dello staff Eviblu. Per cui bando alle ciance, è ora di venire allo scoperto e di illustrare nel dettaglio quali funzionalità è possibile assolvere più rapidamente e più efficacemente grazie ai principali programmi di intelligenza artificiale dedicati al marketing. Per fare questo, ho selezionato le cinque aree di marketing dove già oggi è possibile avvalersi di strumenti AI-driven per aumentare visite, contatti e conversioni a vantaggio del proprio sito vetrina o del proprio ecommerce.


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5 aree di marketing dove usare l’Intelligenza Artificiale

Premessa fondamentale: la parola “marketing”, oggi, vuol dire tutto e niente. Se una volta esisteva la pubblicità – per lo più radiofonica o televisiva – dal 2000 in poi il marketing ha subito una trasformazione che dire impressionante è dire poco. Prima si sono affermati i blog, poi è stato il turno dei social media (Facebook, che ci crediate o no, ha da poco compiuto la bellezza di vent’anni), poi, con la pandemia, abbiamo avuto un exploit di video YouTube e podcast, dopo ancora le dirette (reels, stories, clip di tutti i generi…), e adesso, bè, adesso si è aggiunta l’AI. Tutto ciò senza che televisione, quotidiani stampati e radio sparissero definitivamente. Un bel casino insomma.

In questo mare magnum però, ci sono aree & attività (le due facce appartengono alla stessa medaglia, e tra poco vedremo perché) che vanno per la maggiore, e che se non sono imprescindibili poco ci manca. Difficile ad esempio pensare di fare un marketing moderno senza i social. E quindi senza clip video. E quindi – in un futuro molto prossimo – senza strumenti di AI per la generazione o rielaborazione di queste clip. E così per gli altri ambiti d’azione, come le campagne di advertising, le traduzioni, la lead generation… e tutto quanto sto per analizzare nella seguente lista. Cominciamo proprio da Google Ads.

– CAMPAGNE GOOGLE ADS CON PERFORMANCE MAX

La prima area sulla quale voglio porre l’accento sono le campagne Google Ads, di recente ampliate e potenziate con gli strumenti AI collegati a Performance Max. Per spiegare in che cosa consiste Performance Max, Google stesso ha pubblicato diversi video, fra cui il più eloquente è senza dubbio questo:

In soldoni, Google ha deciso di integrare i vari canali di marketing accorpandoli in un unico strumento, chiamato appunto Performance Max (d’ora in poi PM). Le visite arrivano grazie a PM da tutti i canali di Google, per cui YouTube, la Rete Display, la rete di ricerca, Discover, Gmail, Maps… Questa alternativa raggruppa quindi i vari canali fino a poco fa divisi e indipendenti l’uno dall’altro, offrendo un ulteriore contributo in termini di marketing automation. In maniera molto umile (…), Google dichiara che l’era di Gemini (il proprio ecosistema di intelligenza artificiale) è arrivata (come se tutta l’AI corrispondesse alla sola Gemini): Welcome to the Gemini Era, dichiara appunto il motore di ricerca nel suo hub https://ai.google/.

Bisogna quindi per forza usare PM e gli strumenti di AI associati a Google Ads? No, assolutamente no. Anche perché un utilizzo “automatico” – con l’affidamento in toto della campagna a Google – espone al più classico rischio degli strumenti AI-driven: quello di ritrovarsi con una spesa alta e una resa al di sotto delle aspettative. Meglio quindi farsi guidare da un esperto in Google Ads, possibilmente qualificato e formato per questo tipo di campagne. Alla pagina Chi siamo di questo sito puoi vedere le mie personali qualifiche di marketing, tra cui Google Ads Search Certification, Google Display Certification, Google Shopping Certification e Google Display & Video 360. E se vuoi saperne di più sul servizio di Google Ads, ti invito a leggere la sezione Consulente Google Ads.

– POSTING, GUEST POSTING E LINK BUILDING

Anche le attività che vertono sulla scrittura di contenuti possono trarre un certo beneficio dall’impiego di strumenti di intelligenza artificiale. In questo caso si parla di AI generativa, a indicare una sottocategoria dell’AI focalizzata sulla generazione di contenuti (di volta in volta testuali, fotografici o video, principalmente questi). Sottocategoria per modo di dire, visto e considerato che una suite di tool come ChatGPT detiene il record storico – quasi assoluto – di velocità nel raggiungere un milione di persone. Se per arrivare a questa audience, nel 1999, il portale di streaming video Netflix ci ha impiegato 3 anni e mezzo, a ChatGPT sono bastati – nel 2022 – appena 5 giorni.

Grafico successo ChatGPT

Un dato che dovrebbe far riflettere su quella che è e che sarà in futuro la crescita di questo strumento di content generation tramite AI (come di molti altri, perché la lista si è già fatta lunga…

  • Contenuti per posting, ovvero articoli e news che finiscono nella sezione blog (o news) di un sito web, ecommerce o blog. Google in proposito è stato chiaro fin da subito, sostenendo che “non tutti i contenuti devono mostrare esperienza, competenza, autorità e fiducia” (in forma abbreviata, EEAT, ovvero Esperienza, Competenza, Autorevolezza e Affidabilità). Viene ribadito inoltre che la fiducia è la parte più importante di EEAT, ma che il contenuto non rappresenta l’unico parametro considerato. Un modo sottile per dire che “sì, potete usare l’AI per generare i contenuti, non aspettatevi però i miracoli”.
  • Contenuti per link building, la stessa cosa di cui ho parlato sopra, ma con la finalità di rafforzare l’autorevolezza di un sito web o di un ecommerce grazie alla pubblicazione di articoli con link al loro interno (attività detta in gergo di link building, o costruzione di link). Anche qui vale la qualità del contenuto, misurata con gli indici di EEAT, ma vale soprattutto la scelta del magazine o del blog dove pubblicare l’articolo stesso. E forse in questo campo l’intermediazione e ricerca umana risultano ancora insostituibili.
  • Contenuti per guest posting, una categoria in cui rientrano tutti i contenuti che andranno pubblicati in siti esterni, non tanto per link building ma per promozione e marketing strategico. Esempio: un’azienda lancia un prodotto o un nuovo servizio, e tramite un guest post, questo nuovo prodotto o nuovo servizio viene presentato/raccontato dal blogger/content creator di turno. Un interlocutore che di fatto sta attuando un’azione di marketing e che, come avrai intuito, potrebbe premere il grilletto dell’articolo generato con sistemi di AI tipo Gemini, ChatGPT e altri.

– CREAZIONE VIDEO PER SOCIAL E MARKETING

Mai sentito parlare di Sora? Se la risposta è no, preparati, perché ne vedrai delle belle. Sora è lo strumento di AI di casa OpenAI destinato, si vocifera, a creare un discreto terremoto nel settore del videomaking. Per adesso si possono solo fare ipotesi, in quanto il lancio commerciale è previsto entro l’anno 2024. Ma dalle prime clip rilasciate, si può intuire come Sora e chi verrà dopo Sora rivoluzioneranno, lasciatemelo dire, il settore del marketing video come poche altre invenzioni prima di loro.

Sbalorditivo, non trovi? Ecco, questi video, ormai ci siamo arrivati tutti, verranno creati in pochi secondi (per l’esattezza, in poche righe di testo) da gente qualunque, più o meno avvezza con il marketing e la promozione. L’imprenditore stesso che ha bisogno di un contenuto video che presenta la propria azienda. Il libero professionista che offre corsi di formazione (e che potrà registrare un intero corso senza attori e senza bisogno di riprendersi). La scuola di lingue, per creare un breve cortometraggio usato a fini didattici. E così via all’infinito… E Sora non è nemmeno l’unica possibilità. Per esigenze più effimere, tipo brevi clip da caricare sui social, esiste già OpusClip, il programma che citavo in apertura e che permette di rielaborare un intero video in meno di un minuto, in una prospettiva decisamente mobile friendy (con sottotitoli, split dello schermo e cosette simili).

– TRADUZIONI (QUASI) AUTOMETICHE CON AI

La traduzione di un sito vetrina potrebbe sembrare poco o per niente attinente al marketing, ma così non è. Un sito tradotto in inglese, in tedesco, in francese o in altre lingue (cinese? Russo? Arabo?) permette di ampliare il proprio bacino di utenti in maniera esponenziale. Pensiamo a un hotel, a un ristorante, a un negozio di abbigliamento in qualche città turistica. Se le traduzioni erano appannaggio, fino a qualche mese fa, dei soli traduttori, oggi con l’intelligenza artificiale abbiamo tool più veloci, più smart e nettamente più efficaci del vecchio Google Translate.

ChatGPT di OpenAi

Interi ebook, PDF e appunto siti web possono trasformarsi come per magia in testi in inglese e in altre lingue con Smartcat, un portale che si presenta così: Simple, Fast & High-Quality AI Translation. E che dire di Edapp e della sua funzione di AI-translation? Con questo tool, si legge nel sito:

  • Non è più necessario cercare e informare più traduttori qualificati
  • Non sarà più necessario spendere budget per effettuare corsi di formazione in più lingue
  • Niente più settimane di attesa per ricevere i contenuti tradotti

Chiaro: è probabile che siano promesse un filo gonfiate, ma quanto tempo passerà – considerando la variabile del machine learning – prime che questi programmi diventino terribilmente bravi al punto da sostituire in toto i traduttori? Qualcosa mi dice che la risposta, più che ai posteri, toccherà a noi.

Il marketing nell'era dell'intelligenza artificiale

– LEAD GENERATION CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Generare lead (e cioè conversioni) rappresenta una sfida difficile anche per l’AI. Ma se ti dicessi che esistono già ottimi tool per ottimizzare la lead generation? E cioè per semplificarla e potenziarla? Ebbene sì, anche in questo ramo del marketing l’intelligenza artificiale è bella che arrivata. Customers.ai, Albert, Seamless.AI, LeadIQ, Outreach, CoPilot AI… sono solo alcuni fra i tanti nomi di software che consentono di perfezionare le proprie attività di lead generation (dai messaggi al monitoraggio, dal re-targeting all’invio di email) grazie appunto alle risorse dell’intelligenza artificiale. Da qui a dire se e quanto funzionano non mi voglio ancora sbilanciare, anche perché nemmeno io che sulla lead generation ci lavoro tutti i santi giorni ho avuto ancora modo di tesare tutto questo ben di Dio. Ma una cosa è certa: il futuro è dietro l’angolo e ho seri dubbi che sarà in grado di affossare questa massa di tool e software e suite e intelligenze varie. Delle due, penso piuttosto che saranno i tool ad affossare il futuro, ma questa è una questione filosofica spinosa, in cui – da filosofo – non mi voglio addentrare.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E’ GIA’ QUI: SEI PRONTO?

Marketing AI-driven

Fare marketing, come abbiamo visto, vuol dire tante cose, e penso che in questo articolo tu ne abbia avuto la riprova. Anche in Italia l’avvento dell’AI è in essere, e non si può tornare indietro. Se il tuo marketing è vecchio e malandato, se hai investito in qualche azione senza mai ottenere chissà quali risultati, se ti stuzzica l’idea di provare Performance Max o qualche altro strumento di marketing… credo sia arrivato il momento di fare delle serie riflessioni e trovare un bravo consulente. Ho lavorato con decine di aziende in questi anni, fornendo il mio supporto specialistico per aumentare le visite, i contatti, le vendite e il fatturato. Oggi sono fra i primi SEO Specialist a fare uso dell’intelligenza artificiale per le mie campagne Google Ads, conosco già molto, e non smetterò di studiare e aggiornarmi. Se hai bisogno di aiuto per trovare clienti, sei nel posto giusto. Con o senza AI.

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