CONSULENZA FILOSOFICA AZIENDALE:

DEFINISCI LA TUA

IDEA DI BUSINESS

Il ruolo della filosofia in un mondo dominato dalla tecnologia, dal profitto e dal denaro

Da sempre la filosofia è portatrice di idee e prospettive che consentono all’uomo di affrontare la vita in modo più profondo e consapevole, senza basarsi sulla fede in autorità esterne a cui credere ciecamente, ma sviluppando piuttosto le competenze che gli sono più proprie in quanto essere razionale, quali l’intuizione intellettuale, il giudizio etico e la dialettica. Ciascuno di noi può acquisire ed esercitare queste capacità che liberandoci dai condizionamenti esteriori aumentano la nostra autonomia e ci permettono di basare le nostre scelte quotidiane su visioni del mondo chiare e coerenti.

Pensare in modo libero d’altra parte non è da tutti. Affidarsi al contrario alle risposte preconfezionate somministrate dai presunti guru dei giorni nostri (molto simili ai retori contro cui Platone combatteva oltre 2000 anni fa) è molto più facile e consolatorio. Questo fenomeno è poi aggravato da una società complessa come la nostra che ha sostituito ai valori stabili della tradizione altre “divinità” più fluide e meno rassicuranti come la tecnica e il denaro. La soluzione più apprezzata contro il disagio provocato dalla frenesia inquieta della vita contemporanea diventa così quella che viene percepita come la terapia più facile, in grado di ripristinare nel minor tempo possibile uno stato di quiete apparente, fondato sulla reintegrazione passiva con i valori dominanti della società.

Anche imprenditori e manager di aziende grandi e piccole, sovrastati dalla flessibilità imprevedibile dei mercati e dalla concorrenza internazionale crescente, rischiano di lasciarsi persuadere dalle più improbabili ricette di vita pronto uso (5 minuti al giorno)  che vengono loro propinate e vendute per mezzo di rapide formulette a portata di mano.  Tra i valori supremi sbandierati da formatori e coach dei nostri tempi troviamo l’ottimismo forzato (ma vuoto), l’orientamento al risultato e la celebrazione della concretezza. L’imprenditore è idealizzato come colui che sporcandosi le mani, mosso da un’inesauribile energia positiva, deve produrre risultati concreti, e ogni giorno migliori, in una sorta di delirante aspirazione infinita e cieca verso una irraggiungibile prestazione perfetta. Al contrario la filosofia, seppur spesso segretamente ammirata (ma non compresa) da questi stessi “formatori”, viene descritta come una disciplina “astratta”, che “non serve a niente” e si preferisce relegarla nel novero di quelle forme di sapere puramente teoriche adatte solo a chi ha buon tempo da perdere pensando ai massimi sistemi.

Ma siamo sicuri che le cose stiano così?

La Filosofia entra in azienda

Se la filosofia fosse davvero così astratta e fuori dal mondo non si spiegherebbe il trend crescente di assunzioni a livello internazionale di neolaureati in filosofia. E se inizialmente ciò che dei filosofi era apprezzato consisteva esclusivamente nello spirito critico e nella flessibilità, caratteristiche che rendono il filosofo adattabile al continuo cambiamento di ruoli e di metodi tipico del mondo del lavoro nell’epoca della precarietà, negli ultimi anni si è assistito invece all’inserimento in azienda di filosofi (come collaboratori esterni o come dipendenti), con lo scopo di occuparsi proprio di filosofia, di fare filosofia in azienda.

Del resto l’inutilità e l’astrattezza della filosofia sono di norma lamentate proprio da persone che non l’hanno mai studiata veramente, di solito lo vorrebbero fare, ma in fondo sanno di non averne le capacità. Se davvero volessimo arrischiarci a ripetere, assieme a questi incompetenti, che la filosofia “non serve a niente”, potremmo intenderlo esclusivamente nel senso che essa, unica fra i saperi umani, “non serve”, cioè “NON E’ SERVA” di nulla e di nessuno.
Questa è la garanzia che solo la filosofia può garantire:
ripensare la propria esistenza o, a livello aziendale, riconsiderare l’identità e l’unique value proposition della propria azienda alla luce dell’unico sapere davvero libero da condizionamenti ed interessi particolari facilita gli imprenditori nel valutare in modo critico gli obiettivi di business per metterne in chiaro le potenzialità reali e la coerenza rispetto alle proprie aspirazioni personali e ai propri più intimi valori.

E quale forma di sapere meglio della filosofia può aiutarci a pensare ai nostri valori e alla nostra visione del mondo?

Le consulenza filosofica e le competenze del consulente filosofico

La consulenza filosofica, termine italiano con cui ci si riferisce ad una pratica filosofica di dialogo tra un filosofo, il consulente ed un’altra persona, il suo ospite, è sorta pochi decenni fa in Germania (dove venne chiamata “Philosophische Praxis” dal suo primo teorizzatore, Achenbach), per poi diffondersi in Europa e Oltroceano, proprio in risposta all’insoddisfazione crescente verso le classiche professioni d’aiuto alla persona, di stampo prevalentemente psicologico. Durante una consulenza filosofica non si tratta di utilizzare una o più teorie filosofiche per aiutare una persona a vivere meglio. Il consulente filosofico si limita a “fare filosofia” assieme al suo ospite e cioè a pensare assieme a lui, con spirito critico, a partire da un problema o una domanda di qualsiasi tipo, la quale possa fungere da punto di partenza per la discussione.

Se fare consulenza filosofica significa fare filosofia, allora è chiaro che non esistono tecniche predefinite per questa pratica, possiamo solo dire che si tratta infatti di un’attività dialogica tra due persone che si fonda sulla ricerca comune e che non teme la messa in discussione di ogni affermazione, anche la più ovvia. Il consulente filosofico si prende cura della chiarificazione concettuale e dell’approfondimento della visione del mondo espressa dalle persone che a lui si rivolgono, cercando eventualmente di fornire uno sguardo allargato sulle idee e sulle concezioni che via via vengono messe in gioco. D’altra parte, perché davvero la consulenza filosofica si possa sviluppare come pratica professionale e non come semplice e non meglio definita “chiacchierata” tra conoscenti, il consulente filosofico deve possedere alcune competenze e attitudini, tipicamente filosofiche:

• pensiero critico e capacità di concettualizzazione
• approccio dialettico e competenze di argomentazione e sillogistica
• conoscenza di un ampio ventaglio di visioni del mondo e di filosofie di vita
• formazione storico-filosofica solida e certificata
• apertura mentale e disponibilità al cambiamento radicale delle proprie idee
• competenza etica
• immaginazione e creatività

Con i consulenti filosofici aziendali di Eviblu puoi cominciare tu stesso a fare filosofia grazie al supporto di filosofi professionisti che possono pensare in grande assieme a te, sondare con metodo le tue idee e aprire la strada ad una comprensione autentica delle tue aspirazioni esistenziali e imprenditoriali.
Devi però essere disposto a dialogare in modo aperto, ad andare a fondo ai concetti, fino ad accettare di poter stravolgere completamente la tua visione del mondo e la tua visione aziendale. Se saprai mettere davvero in questione le tue idee su te stesso e sui valori guida della tua vita potrai valutare seriamente i vari ambiti della tua esistenza, incluso l’ambito lavorativo.

Se per un lavoratore dipendente in catena di montaggio la sfida esistenziale può essere quella di dare un senso compiuto alla propria professionalità (continuare ad esercitarla ma in modo diverso, oppure valutare l’opportunità di un cambiamento), per un manager o un imprenditore è fondamentale agire nel rispetto di una coerenza effettiva tra la propria visione del mondo, l’identità dell’azienda e i bisogni reali dei potenziali clienti. Ma per ottenere questo è necessario prima di tutto partire da se stessi e mettersi in questione al 100%. Una volta discussa e chiarita assieme la tua visione del mondo (la tua filosofia), procederemo con l’analisi dell’azienda di cui tu sei l’ideatore o il responsabile, della sua storia, del suo perché, del suo futuro. Analizzeremo poi insieme il problema del tuo potenziale cliente, perché solo se sapremo guardare il mondo dal suo punto di vista saremo poi in grado di offrirgli la miglior soluzione.

Solo un’azienda con un’identità forte, pur nell’apertura alle mille sfaccettature del reale, potrà portare avanti una strategia di crescita altrettanto forte.
Solo un imprenditore con un profondo livello di conoscenza di se stesso e dei propri interlocutori saprà reagire agli eventi con prontezza, coerenza e con soddisfazione reale. L’ottimismo non sarà più allora l’effetto di forzature indotte da tecniche psicologiche di bassa lega (peraltro ormai sorpassate dalla storia), ma sarà piuttosto il risultato dell’aver costruito una coscienza precisa relativamente a chi si è davvero e a dove si sta andando.
Come persona, come imprenditore, e come azienda.

La Filosofia in Azienda

Solo se hai una comprensione reale di chi sei e di chi è il cliente a cui ti rivolgi, puoi costruire un progetto di business solido e di successo.

Vuoi sapere cosa può fare per te un consulente filosofico aziendale ?