Guida completa 2025 al posizionamento su Google immagini

CARATTERISTICHE E VANTAGGI DELLA FOTO NEI RISULTATI DI RICERCA

A partire dal 2013 le immagini si sono aggiunte ai risultati di ricerca classici di Google. Sono sicuro che anche tu te ne sei già accorto da un pezzo: fra i siti web e le pagine che appaiono nelle SERP (e cioè nelle pagine di risultati mostrate dal motore di ricerca), sono comparse anche foto di persone, oggetti e luoghi. Compaiono accanto ai risultati testuali (non a tutti, ma a molti, e vedremo fra poco quali), compaiono come copertina di ricerche generiche (ad esempio su città, paesi, personaggi famosi, ecc), compaiono addirittura come miniature nei completamenti automatici suggeriti da Google nella barra di ricerca… insomma, nel giro di una dozzina di anni le foto sono diventate un attore cruciale del posizionamento, anticipando quella che sarà una ulteriore e più recente tendenza: il video di YouTube.

Esempio di foto AI generated

Si sa, Google ha fatto del posizionamento un suo cavallo di battaglia: il “ranking”, come viene chiamato in inglese, è fra i premi più ambiti per chi come noi fa marketing online. Essere in alto, raggiungere i primi posti, toccare la vetta dei risultati, significa avere i riflettori puntati addosso. Pochissimi utenti scrollano fino alla seconda o terza pagina, la maggior parte delle persone clicca i primi dieci risultati. E se ci sono immagini abbinate, le chance di colpire nel segno aumentano considerevolmente. Difficile dire di quanto, certo è che è Google stessa, nella pagina di tutorial Galleria degli elementi visivi della Ricerca Google, dice chiaro e tondo che:

Un’immagine di un risultato di testo è l’immagine più pertinente di una determinata pagina web per una specifica query. Se l’utente tocca l’immagine, viene reindirizzato alla pagina web che la incorpora. Un’immagine di un risultato di testo ha più probabilità di essere mostrata per le query di ricerca di immagini.

Chiaro? Se un’immagine ha più probabilità di essere mostrata per le query di ricerca di immagini, la stessa immagine non potrà che generare visite (e potenziali contatti) verso il corrispondente sito web, una volta che qualcuno ci clicca sopra! E quindi? E quindi proseguiamo con il nostro ragionamento e vediamo come e perché sfruttare questa fonte di traffico a nostro vantaggio. Prima però, è opportuno definire le tipologie di immagini a disposizione.

DALLE FOTO AUTORE ALLE IMMAGINI DI PRODOTTI ECOMMERCE

Forse non lo sai, ma le immagini non sono tutte uguali. Quelle che tutti conoscono e hanno in mente – ovvero le foto e le immagini inserite nelle pagine web e nei post di un blog – rappresentano infatti soltanto una piccola percentuale di ciò che si può caricare online. Per chiarezza, vediamo le principali tipologie e categorie di immagini utili ai fini del posizionamento su Google:

  • Foto e immagini di pagine web e articoli
Il posizionamento delle foto nei risultati di Google

Sono i contenuti visual che di prassi completano e arricchiscono una pagina About, una Home Page, un articolo della sezione news di un sito o il post di un blog. Di solito vengono pubblicate come copertina, ma a volte possono essere più di una e finire nel corpo della pagina o dell’articolo. Il consiglio, anche se può sembrare scontato, è di pubblicare almeno una foto per qualunque pagina, così da avere uno spazio ulteriore per “nascondere” la keyword/keyphrase e favorire il posizionamento in caso di finalità SEO (se non sai di cosa sto parlando, ti suggerisco di visitare la sezione SEO del mio sito).

  • Foto profilo autore su blog e affini
foto nei risultati google

Altra tipologia di immagine è quella che un qualsiasi autore di articoli (reale o inventato che sia) può assegnare al proprio profilo. Gravatar, ad esempio, è un servizio online nato apposta per consentire l’aggiunta di una foto profilo in maniera facile e veloce, ed è oggi lo strumento più in voga all’interno del CMS per eccellenza, vale a dire WordPress. Assegnare una foto profilo alla propria bio rientra di conseguenza fra le best practice di ottimizzazione e posizionamento, anche perché la foto, come puoi intuire, rafforza la credibilità di un articolo, rendendolo già dall’anteprima meno generico di uno stesso articolo senza autore. Se non hai ancora una foto profilo, ti consiglio di rimediare subito.

  • Immagini di prodotti ecommerce

Altra tipologia di immagini è quella dei prodotti di un ecommerce. Si tratta di un’immagine che riveste un valore speciale per due ragioni, la prima è di tipo descrittivo, in quanto l’immagine di un prodotto mostra il prodotto stesso a chi vorrà o dovrà acquistarlo, la seconda di tipo SEO, in quanto ogni immagine prodotto, come anche ogni immagine in generale, può essere nominata e taggata (attributo tag alt e tag title). Sono discorsi tecnici per addetti ai lavori, lo so, ma devi essere consapevole che dietro una “semplice” immagine ci sono anche informazioni preziose non solo per gli utenti ma anche e soprattutto per Google, alla costante ricerca di indizi disseminati nel web.


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COME SFRUTTARE LE IMMAGINI PER POSIZIONARSI SU GOOGLE

Dopo aver visto le tipologie di immagini con le quali possiamo dare una marcia in più al nostro sito e alla nostra presenza online, è arrivato il momento di spiegarti come sfruttare queste immagini per il tuo posizionamento sui motori di ricerca. Innanzitutto, tieni presente che le immagini sono un ottimo espediente per attirare traffico. A dichiararlo è lo stesso Google nella sezione della sua Guida di ricerca Google alla voce “Aggiungere un’immagine su Google”. La frase che ti sottolineo parla da sola:

Carica foto di alta qualità. L’utilizzo di immagini accattivanti e di qualità è un modo eccellente per attirare traffico sul tuo sito.

Due righe di testo per ribadire l’importanza di questa mossa, sia a fini visivi, sia a scopo di posizionamento. E attenzione, perché il posizionamento vale sia sulle pagine di ricerca, sia nella sezione Immagini di Google. Gli utenti che cercano direttamente nella sezione Immagini potrebbero infatti trovare le foto dei tuoi articoli o delle tue pagine web e da lì arrivare al tuo sito, al tuo blog o al tuo ecommerce. In questa prospettiva, dato che Google cerca sempre di variare il più possibile la propria offerta di contenuti, dovrai far sì di non copiare le immagini da altri siti, come del resto non dovrai mai copiare testi pubblicati online. Se la tua foto è presente anche in altri siti, Google tenderà a escluderla dalla sezione Immagini, onde evitare doppioni. La domanda a questo punto potrebbe sorgere: come avere immagini sempre nuove?

PRODURRE IMMAGINI ADATTE A GOOGLE: DAI MARKETPLACE ALL’AI

Se hai messo le mani in pasta nella creazione del tuo sito web o nella scrittura di articoli per promuovere un servizio o un brand, ti sarai accorto che avere ogni volta nuove fotografie sotto mano da postare non è per niente facile. Due erano le modalità di reperimento delle immagini fino a pochi anni fa:

  1. Shooting fotografico, per cui le immagini di cui aveva bisogno l’azienda X o l’impresa Y venivano scattate da un fotografo professionista, il quale creava un archivio spendibile sul sito web come anche sui social media. Soluzione efficace, ma per alcuni anche troppo costosa;
  • Acquisto in stock di foto, dove per stock di foto intendo portali nei quali altri fotografi mettono in vendita le proprie immagini cedendo in cambio di una piccola retribuzione il diritto d’autore a chi poi le andrà a utilizzare nel proprio sito, blog, ecommerce e così via. Soluzione valida, ma che finisce per abbassare lo standard di qualità delle proprie gallery;
Fotografo per archivio immagini Google

Oggi, con l’avvento dell’intelligenza artificiale, si è aggiunto un nuovo strumento che permette a chiunque di creare letteralmente dal nulla le immagini di cui ha bisogno. Sto parlando, come forse avrai intuito, dei software di intelligenza artificiale, e cioè di tutti quei programmi nati sull’onda di ChatGTP che riescono a creare dal nulla una foto più o meno credibile e veritiera. Questa terza opzione ha senza dubbio enormi potenzialità, tanto che già adesso si parla dei possibili rischi di immagini che falsificano la realtà e che possono quindi trarre in inganno il pubblico. Sia quel che sia, se ti mancano immagini, sappi che puoi crearle con strumenti come Canva e come altri con tool di creazione AI già disponibili e operativi.


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Posizionarsi su Google è un’impresa di per sé molto complessa, un lavoro vero e proprio che può durare mesi o perfino anni. Non basta qualche articolo, né tantomeno bastano alcune immagini. L’ottimizzazione, quell’insieme di attività che è alla base del posizionamento, deve nascere da una molteplicità di azioni portate a segno di concerto:

  • ottimizzazione del codice
  • ottimizzazione dei testi
  • ottimizzazione dei meta dati
  • ottimizzazione delle immagini
  • ottimizzazione delle performance del sito
  • eccetera eccetera!

Non puoi puntare tutto sulle sole immagini, come non puoi puntare tutto sui soli testi o sul solo codice. Se vuoi vincere la dura battaglia per i primi posti di Google, devi prima capire quella che è la tua situazione e quelli che sono gli obiettivi che puoi raggiungere (anche in funzione del tempo che vuoi dedicare a questo sforzo, del tuo budget, delle parole per cui vuoi comparire, ecc).

Non posso quindi che concludere questa guida invitandoti a non tentare di farti strada con le tue sole forze: se non hai esperienza, rischi di sprecare le tue energie e dilatare all’infinito i tempi per raggiungere la vetta. Posizionarsi con le immagini, ma soprattutto con un sito web, è un obiettivo fattibile, ma per riuscirci occorrono capacità di analisi, sangue freddo e competenza. Se desiderai tentare di scalare le SERP di Google, sappi che a tutti i clienti interessati offro una prima analisi SEO gratuita nella quale vado a studiare i parametri e gli indici di posizionamento più importanti. Richiedila oggi stesso compilando un semplice modulo: sono sicuro che saprò guidarti passo passo nel mondo del posizionamento SEO, così come ho fatto in questa guida sulle immagini di Google. Cominciamo?


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