Come inserire un sito nei motori di ricerca e su Google?

Il tema di come inserire un sito web nei motori di ricerca viene spesso liquidato con uno sbrigativo “non si può fare”. In effetti un sito, un ecommerce o un blog non vengono “inseriti” direttamente dall’utente, anzi, semmai è il contrario: sono gli spider (anche noti come web crawler) dei motori di ricerca a setacciare in continuazione la rete alla ricerca di pagine da indicizzare (e quindi archiviare nei propri database). Di conseguenza è del tutto superfluo preoccuparsi di inserire il proprio sito web su Google o negli altri motori di ricerca: prima o poi succederà, senza costi e senza sforzi. Ma è davvero così semplice? Se entriamo più nel merito della questione, scopriremo che bisogna mettere diversi puntini sulle i prima di avere un quadro chiaro e completo a proposito di siti web e inserimento nei motori di ricerca. Basti pensare che lo stesso Google prevede ancora oggi la possibilità di aggiungere a mano l’url del sito da una sezione apposita, copiando il dominio e aggiungendo addirittura un commento (da qui a dire se ci sia qualcuno – umano o bot – a leggere il commento lo ignoro, ma tant’è).

Bisogna inoltre considerare che ci sono dei comandi che impediscono agli spider di indicizzare il sito web, piccola ma importante precisazione da non sottovalutare. Quando ad esempio si lavora a un sito web prima del lancio, si usa di solito il comando “noindex” per evitare che lo spider di Google e degli altri motori di ricerca possa mostrare un sito incompleto… il comando però, una volta che il sito va online, bisogna che sia rimosso (e c’è chi purtroppo si dimentica di farlo), viceversa il sito rischia di rimanere in un limbo di foschia a dir poco controproducente. E poi bisogna parlare di sitemap, uno strumento che rientra a pieno titolo fra e best practice di sviluppo, promozione e posizionamento di un sito. A fronte di tutte queste variabili, ho deciso di riordinare le idee e individuare i punti salienti che ruotano intorno all’inserimento di un sito nei motori di ricerca. Se anche tu vuoi sapere come procedere senza errori e senza sorprese, ti consiglio di leggere i 7 punti che trovi in questo articolo. In caso di domande, ti aspetto come sempre nei commenti!

1) RICORDA CHE “INSERIRE” SU GOOGLE NON VUOL DIRE POSIZIONARE

Il primo aspetto su cui ti invito a ragionare è quello del posizionamento di un sito, concetto molto diverso sia dal mero inserimento (manuale) che dall’indicizzazione (automatica). Per parlare con cognizione di causa di questo mare magnum, è necessario distinguere i tre termini e farli rientrare nei rispettivi confini. Partiamo da questa distinzione:

  • Inserire un sito web su Google vuol dire in sostanza condurre quelle (poche) operazioni che possono favorire e velocizzare la “scoperta” e contestuale indicizzazione del sito stesso. La possibilità di segnalare a Google l’url, ad esempio, rientra fra queste operazioni, come anche la creazione di una sitemap ordinata.
  • Indicizzare un sito web su Google significa invece rientrare nello sterminato indice (database) dello stesso Google (e degli altri motori di ricerca, che poi nel punto due vedremo essere comunque marginali). Questa indicizzazione, come ho scritto sopra, avviene in automatico, ma per diverse e molteplici ragioni può essere evitata aggiungendo alcuni comandi nel codice HTML del sito (il noindex di cui sopra, per dirne uno).
  • Posizionare un sito web su Google, infine, è quello che per molti viene scambiato per l’inserimento: in realtà questo è un altro step ancora, successivo all’indicizzazione e di certo NON SCONTATO. Né più né meno, si tratta di arrivare nella tanto ambita prima pagina di Google in corrispondenza di una serie di parole chiave (keyword) inerenti al target che vogliamo intercettare (se vendiamo mobili, le nostre parole chiave potrebbero essere “vendita mobili Milano”, “arredamento Milano”, ecc). 
Modalità di inserimento di un sito web

Se vuoi saperne di più su come scalare le SERP ti rimando a questo articolo che parla dei 9 sistemi principali per essere primi su Google. In alternativa, se sei impaziente di iniziare, ti consiglio di scaricare il mio ebook gratuito per Trovare Nuovi Clienti via Web.

2) GOOGLE HA UNA QUOTA DI MERCATO DEL 95% (IN ITALIA)

Ora che hai capito la differenza fra inserimento, indicizzazione e posizionamento, credo sia opportuno approfondire anche un altro punto, quello sul peso che ha Google come motore di ricerca nel nostro paese. Se è vero che il tema generale da cui siamo partiti è “Come inserire un sito web nei motori di ricerca?”, è altrettanto vero che “i motori di ricerca” si riducono fondamentalmente a uno solo. In Italia (le quote variano da paese a paese, ma a quanto pare noi siamo in cima alle classifiche di tutto il mondo) Google occupa il 95% del mercato. Quello che in gergo si chiama monopolio. Esistono altri motori di ricerca, come Ecosia, Bing o Ask, ma nel complesso, messi insieme, raggiungono a malapena il 5% di quota di mercato.

Perché questo è un punto da sapere? Perché l’errore che commettono i non addetti ai lavori è quello di buttarsi anima e corpo nell’inserimento manuale del sito “senza se e senza ma” (errore che si commette anche nei progetti amatoriali di link building): al contrario, nel nostro approccio dovremmo preoccuparci solo e soltanto di inserire il nostro sito web aziendale su Google. Se siamo presenti in questo motore (e ancora di più, se siamo posizionati ai primi posti) non ha alcun senso perdere tempo altrove, anche perché gli altri motori agiscono come Google, replicandone dinamiche e meccanismi: una volta indicizzati su Google, lo saremo con molte probabilità anche nei vari Ecosia, Bing e compagnia cantante.

3) CREARE UNA SITEMAP POTREBBE AIUTARE L’INDICIZZAZIONE

Uno dei punti di forza di Google è sempre stata la trasparenza, quantomeno in relazione al funzionamento del motore di ricerca (ovvero del servizio principale offerto dalla società americana). Attraverso i suoi portavoce, Google ha diffuso e continua a diffondere informazioni molto dettagliate, anche a proposito di inserimento e indicizzazione. A tal riguardo, se visitiamo la “Google Search Central”, scopriremo che un’intera sezione è dedicata alla “Scansione e Indicizzazione” (sezione che raccomando di leggere per intero, specie per chi è alle prime armi). In questa sezione, un capitolo riguarda la sitemap, qui si legge che:

Una Sitemap è un file in cui fornisci informazioni su pagine, video e altri file presenti sul tuo sito, nonché sulle correlazioni tra i vari elementi. I motori di ricerca come Google leggono questo file per eseguire una scansione più efficiente del tuo sito.

Già qui troviamo quindi la risposta alla domanda che Google stessa ci pone, vale a dire se la sitemap sia o meno necessaria. Ma proseguendo possiamo andare oltre e soffermarci su Come creare e inviare una sitemap:

Le best practice per le Sitemap sono definite dal protocollo Sitemap. Le best practice meno osservate sono relative ai limiti di dimensioni, alla posizione della Sitemap e agli URL inclusi nelle Sitemap.

La sitemap, per farla breve, “aiuta” l’indicizzazione corretta, scongiura possibili errori (anche i web crawler sbagliano) e permette di avere tutto sotto controllo. In altre parole: meglio pubblicarla e aggiornarla.


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inserimento di un sito nei motori di ricerca

4) TIENI PRESENTE IL “BUDGET DI SCANSIONE” DI GOOGLE

Ora che hai compreso meglio che cosa significa “inserire un sito web su Google e sui motori di ricerca” ai fini dell’indicizzazione, e sai che una sitemap può aiutare a velocizzare il processo, possiamo fare un altro passo avanti e introdurre il concetto di budget di scansione. In soldoni, come avrai già intuito dal funzionamento della sitemap, un sito web è composto in realtà da un certo numero di pagine (a meno di ipotizzare un sito onepage, ma non è questo il caso). Quando Google scansiona il sito, non è detto che riesca o possa indicizzare la totalità delle pagine stesse. Potrebbe ad esempio indicizzare 36 pagine su 45, oppure 89 su 150. Perché questo? Per tante ragioni, una delle quali si chiama budget di scansione. A spiegare il tutto è ancora una volta Google, nella sezione Guida per i proprietari di siti di grandi dimensioni per la gestione del budget di scansione:

Il web è uno spazio praticamente infinito e l’esplorazione e l’indicizzazione di ogni URL disponibile va ben oltre le capacità di Google. Pertanto, il tempo che Googlebot può dedicare alla scansione di un singolo sito è limitato. […] Tieni presente che non tutti gli elementi sottoposti a scansione sul tuo sito verranno necessariamente indicizzati; ogni pagina deve essere valutata, accorpata e verificata per stabilire se verrà indicizzata dopo la scansione.

Seguono anche qui una serie di best practice che Google raccomanda di adottare per rendere più efficiente il processo di scansione (e indicizzazione). Come avrai capito, è qui che bisogna arrivare per piacere a Google e non creare intoppi. Ma non è ancora finita, perché per svariati motivi alcune pagine del tuo sito potrebbero non rientrare nella sitemap. Come gestire uno scenario del genere?

5) SCOPRI COME GESTIRE LE PAGINE NASCOSTE DEL SITO

Abbiamo visto che un sito ben organizzato e con una sitemap curata verrà indicizzato più facilmente e velocemente rispetto a un sito caotico e senza sitemap. La domanda è: se alcune pagine non vanno mostrate online, che cosa fare per non inficiare i nostri sforzi? Pensiamo ad esempio a chi ha un ecommerce e vende ebook o PDF da scaricare in download dopo l’acquisto. Se il file viene caricato nel CMS, Google con ogni probabilità passerà a indicizzarlo, mostrandolo poi nelle sue SERP (pagine di risultati di ricerca). Questo esito andrebbe a discapito delle vendite dell’ebook o delle risorse, perché se uno può visualizzare il contenuto gratis, non ci sarebbe ragione per pagarlo… la soluzione per “mascherare” alcuni URL esiste e si chiama noindex.

Parliamo di un comando piuttosto semplice, che può essere implementato in due modi, o sotto forma di tag <meta> e sotto forma di intestazione della risposta HTTP. Inutile dire che trovi decine di articoli e video che ti spiegano come procedere nell’utilizzo del noindex: quello che mi preme è sottolineare il valore di una progettazione del sito ordinata, in linea con le raccomandazioni di Google. Se per gestire le pagine nascoste usi il file robots.txt “perché tanto va bene lo stesso”, stai facendo un duplice errore, perché oltre a non bloccare effettivamente il web crawler, rischi (in buona fede) di remare contro al processo di indicizzazione. Dato che indicizzazione e posizionamento, come vedremo fra poco, sono imparentati fra loro, sappi che più accurato sarà il tuo lavoro preparatorio, meno dovrai faticare per guadagnarti i primi posti.

6) ESSERE “INSERITI” IN GOOGLE NON VUOL DIRE ESSERE VISIBILI!!!

Inserire il proprio sito nei motori di ricerca è sufficiente per essere visibili? La risposta purtroppo è negativa. L’inserimento, come avrai capito, non equivale all’indicizzazione, e soprattutto quest’ultima non è sinonimo di visibilità. Perché dico questo? Perché come professionista ho imparato negli anni che molte delle persone che cercano un modo per inserire il proprio sito sui motori di ricerca, stanno cercando senza saperlo il trucco per comparire ai primi posti (il famoso posizionamento che menzionavo prima). Trucco che, ahimè, ancora non esiste: la visibilità va conquistata (e sudata) attraverso una serie di azioni da attuare dentro e fuori dal sito. È quello che in gergo viene definito SEO, sarebbe a dire Search Engine Optimization (ottimizzazione per i motori di ricerca). Oltre ad essere il nostro lavoro, è anche il tema del settimo e ultimo capitolo di questo articolo, punto di arrivo di ogni ragionamento su come raggiungere più clienti grazie al web.

7) OTTIMIZZARE UN SITO, OVVERO: COME ARRIVARE AI PRIMI POSTI

Finalmente possiamo dirlo: più che di inserimento nei motori di ricerca, dobbiamo concentrarci su quella che è l’ottimizzazione del sito per i motori di ricerca. Una volta ottenuta l’indicizzazione, infatti, il difficile deve ancora cominciare. Google può inserirci in pochi giorni, ma come ottenere i primi posti su Google e sugli altri motori? È qui che comincia il lavoro dei SEO e noi di Eviblu ne sappiamo qualcosa. Il SEO è il lavoro principale svolto dalle agenzie di web marketing e consiste essenzialmente nell’attuare strategie a livello tecnico (codice della pagina web), ma anche contenutistico, al fine di rendere un sito migliore prima di tutto, come dicevamo, per l’utenza, e in secondo luogo e come diretta conseguenza, per i motori di ricerca stessi.

È quindi giusto e sacrosanto puntare ai primi posti su Google (e per il 5%, se proprio vogliamo, sugli altri motori di ricerca), sviluppando quelli che sono gli aspetti determinanti da tenere in considerazione per arrivare a questo risultato. Dalla scrittura di contenuti SEO friendly alla creazione di link esterni, dobbiamo agire su più fronti, senza mai perdere di vista la “salute” del sito stesso (che se, ad esempio, è ospitato su un server oggetto di attacchi hacker, comprometterà i nostri sforzi). Affidarsi ad agenzie web specializzate in web marketing e SEO è sicuramente la scelta più oculata per portare avanti negli anni un lavoro così complesso e articolato. Non dimenticarlo mai: l’ottimizzazione per i motori di ricerca è un’area di business specialistica che richiede competenze avanzate e soprattutto tanto, tantissimo tempo.

CONCLUSIONI: INSERIMENTO VS POSIZIONAMENTO

Come inserire un sito nei motori di ricerca

Siamo giunti alla fine di questo elenco credo e spero con le idee più chiare. L’inserimento, secondo i canoni di Google, non deve farci perdere più tempo del necessario: ad assorbire i nostri sforzi sarà invece il posizionamento, obiettivo di gran lunga più complesso e tuttavia proficuo. La visibilità che si può avere quando si raggiungono i primi posti di Google viene decuplicata ogni giorno a ogni ora, con risvolti incredibili sul fronte delle visite e dei contatti. Noi stessi approfittiamo della SEO per rimanere stabili ai primi posti di Google, in particolare nella nostra area geografica (la città e provincia di Vicenza, anche se a tutti gli effetti lavoriamo con clienti sparsi nelle località italiane più distanti). Se vuoi saperne di più sul nostro metodo, ti invitiamo a contattarci senza impegno compilando il modulo che trovi alla pagina dedicata. Se invece vuoi continuare a studiare per conto tuo, non c’è niente di meglio che scaricare il nostro ebook gratuito! Ti aspetto per una consulenza e uno scambio di idee su LikedIn, buon lavoro e buon – aperte virgolette – inserimento su Google.


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