Migliorare il proprio sito web: 10 consigli pratici

Dai titoli alla fidelizzazione, ecco i consigli per migliorare un sito secondo Google


matteo dagostino consulente filosofico

di Matteo D’Agostino (Schio, Vicenza)

Esperto Internet Marketing e Google Partner certificato, specializzato in web marketing alla University of California e all’Oxford College of Marketing.


Vorresti migliorare il tuo sito web ma non sai come fare? In questo articolo ti svelo 10 tecniche efficaci che – secondo Google – possono rendere il tuo sito vetrina o il tuo ecommerce più appetibile agli occhi degli utenti.

Nella pagina di supporto su come migliorare il proprio sito web, Google suggerisce alcune linee guida “come ausilio per progettare siti web”. I punti presi in considerazione nell’approfondimento di Google sono 3: Progettazione del sito, Creazione di un sito e Creazione di relazioni durature con i clienti.

Ogni punto ospita al suo interno diversi paragrafi, che permettono di analizzare singoli aspetti rilevanti con maggiore attenzione. In totale, il motore di ricerca più utilizzato in Italia e nel mondo occidentale accende i riflettori su 10 variabili che è bene tenere a mente (e applicare) per migliorare la fruizione e quindi il potenziale di marketing del proprio sito. Non si tratta solo di una questione comunicativa: spiegare con precisione e dovizia di particolari quali sono i servizi o i prodotti venduti è importante, ma ci sono altre cose che dobbiamo considerare.

Migliorare il proprio sito web

Pensiamo a informazioni banali come l’indirizzo o il numero di partita IVA, dati che trasmettono un senso di maggiore affidabilità al visitatore perché dimostrano che dietro lo schermo c’è un’azienda o un professionista in carne e ossa. Ma pensiamo anche alla navigabilità dai dispositivi mobile, un fattore decisivo e tuttavia molte volte sottovalutato. (oggi più del 70% di traffico passa proprio da smartphone, tablet e device mobile). Che fare dunque? Semplice: evitare l’improvvisazione, seguendo i consigli di Google per migliorare il proprio sito!

Nell’approfondimento Ottenimento di risultati con il sito web ci sono già alcune indicazioni preziose. Dal canto mio, vorrei aggiungere qualche parola rispetto ai consigli (fin troppo semplici e semplificati) riportati nell’articolo di Google. Ho pensato quindi fosse utile riportare uno alla volta i 10 tips e commentarli a modo mio, con il filtro dato dalla mia personale (e decennale) esperienza di SEO Specialist. Cominciamo allora questo focus, puntando dritta a una migliore comprensione dei meccanismi che si nascondono dietro un “buon” sito web.

PROGETTAZIONE DEL SITO

1) Inserisci le informazioni importanti nella parte superiore della pagina

Il primo consiglio che propone Google è lo stesso che adottiamo anche noi nei nostri articoli (come questo che stai leggendo). Hai visto il titolo e l’occhiello sotto? Hai notato il sottotitolo ben in evidenza? Questi elementi non sono messi a caso, ma servono, come riporta Google stesso, affinché i “visitatori del tuo sito trovino facilmente i contenuti importanti”. Per far sì che questo avvenga, è opportuno collocare in alto (nel senso letterale del termine) le informazioni più significative, quelle che possono cioè confermare all’utente che sì, è esattamente nel posto giusto, davanti a ciò che stava cercando. Quando riprendi in mano il tuo sito per ottimizzarlo e migliorarlo, ricordati di questo prezioso consiglio!

2) Valuta il modo in cui vengono visualizzati immagini e video

Elementi multimediali d’impatto come foto, video o grafici attirano l’attenzione dei clienti e sono uno strumento efficace per coinvolgerli con la tua attività. Ma non esagerare.” Come al solito, semplice e diretto. Ciò che Google dice in questo secondo consiglio riguarda i contenuti cosiddetti multimediali, che esulano quindi dal testo scritto. Questi vanno bene, ma a piccole dosi. Il rischio di esagerare non è legato solo al pericolo di rallentare il sito, dico io: in gioco c’è anche la capacità dell’utente di orientarsi fra i vari input che gli stiamo sottoponendo. Se questi input sono eccessivi otteniamo l’effetto opposto a quello sperato, finendo per scoraggiare la persona che deve compiere una scelta (comprare un prodotto, scaricare un ebook, prenotare una consulenza, iscriversi alla newsletter, ecc). Per testare la velocità di caricamento del tuo sito, ti basta inserire l’url nel tool gratuito Pagespeed.

3) Ricorda gli schermi più piccoli

Con questo ulteriore consiglio Google non fa altro che porre l’accento su un tema già ampiamente discusso e assodato: l’opportunità di sviluppare un sito web mobile friendly (o semplicemente “responsive”). Più che un’opportunità, si tratta ormai di un obbligo non più prorogabile: se il tuo sito non è in grado di adattarsi in automatico ai dispositivi mobile, è molto probabile che parecchi utenti lo abbandonino (perché non riescono ad aprire un menu, perché devono zoomare il testo, perché una foto diventa troppo grande ed esce dallo schermo…). Se vuoi verificare cosa succede quando il tuo sito viene aperto su mobile, ti consiglio il nostro articolo dedicato ai 15 strumenti online per visualizzare il sito in versione mobile. Se preferisci… bè, usa direttamente il tuo telefono e vedi con i tuoi stessi occhi come il sito appare!

4) Semplifica la navigazione

Nel dispensare i suoi consigli, Google è sempre stato ridondante, credo e immagino per la banale ragione del repetita iuvant. Semplificare la navigazione significa fare in parte ciò che già risulta intuitivo dai punti precedenti: caricamento rapido delle pagine, uso limitate di link verso l’esterno, e non da ultimo limite ai banner pop up che nella maggior parte dei casi infastidiscono l’utente fino a farlo demordere (e fuggire dal sito). Semplificare è un’arte che è bene imparare e applicare anche nel proprio sito web o ecommerce.

Come migliorare il proprio sito

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CREAZIONE DI UN SITO

5) Usa titoli chiari e accattivanti

Il secondo gruppo di consigli ruota intorno a quella che è la creazione di un sito web e quindi le best practice per fare un buon lavoro (o per migliorare un lavoro già fatto – perché per fortuna, nel web, non è mai troppo tardi). La prima indicazione concerne l’utilizzo di titoli chiari e accattivanti. Sulla pagina di approfondimento di Google si legge che “un titolo del sito molto incisivo è fondamentale per aiutare i clienti a rendersi conto rapidamente di essere nel posto giusto”. Di nuovo: Google rimarca l’importanza di andare dritti al punto (to the point, direbbero gli americani) e convincere così l’utente che non sta sprecando il suo prezioso tempo. Il punto è sempre questo e non va mai dimenticato.

6) Elenca in modo chiaro i vantaggi offerti dai tuoi prodotti e servizi

In questo sesto consiglio Google mette in evidenza l’utilità di esporre i vantaggi offerti, ma anche il modo in questa esposizione potrebbe (dovrebbe?) avvenire. “Elenca” non è un verbo casuale. Se leggiamo per intero il suggerimento troviamo nella seconda parte un vecchio trucco ben noto ai copywriter:

Accertati che i vantaggi siano facilmente leggibili e interpretabili; gli elenchi puntati sono un’ottima soluzione.

L’elenco puntato è uno strumento formidabile, semplice e gratuito. Non serve abbonarsi a un servizio o comprare un widget. Basta trasformare le frasi che contengono un elenco, in quello che gli americani chiamano “bullet point”. L’avresti mai detto che un elenco puntato avrebbe migliorato il tuo sito web? Eppure è così, perciò occhio al copy e alla scrittura dei testi: nel dubbio, puoi sempre affidarti al nostro servizio di redazione contenuti per siti web di qualità, oppure puntare direttamente alla consulenza per Google Ads.

7) Fornisci link rapidi a informazioni aggiuntive

Il settimo consiglio è di nuovo ridondante, ma serve comunque a porre l’accento sulla struttura del sito in termini di “link building interna” (intelaiatura dei link che rimandano da una pagina/sezione all’altra). Il nostro scopo deve essere sempre uno: tenere il potenziale cliente sul pezzo, evitando che abbandoni il sito. Per farlo, non dobbiamo limitarci a intercettarlo, ma dobbiamo anche portarlo a spasso nel nostro sito. L’obiettivo è quindi guidarlo, prenderlo per mano e fargli trovare ciò che sta cercando (o ciò che non sapeva di volere, ma che di colpo desidera). I link servono (anche) a questo e bisogna sapere come e dove piazzarli. Il classico “clicca qui” non va bene, o quantomeno non è così efficace come una call to action – meglio se di tipo grafico. Rivedere la link building interna è fondamentale per raggiungere questo scopo. Dove manca un link, manca la possibilità per l’utente di continuare a navigare, con il rischio di mollare l’osso e andarsene. Un peccato, non credi?

8) Includi un invito all’azione chiaro

In questo ottavo consiglio su come migliorare un sito web, Google chiude il cerchio su ciò che ho ribadito prima, e cioè sull’importanza di guidare l’utente e “imboccarlo”. Cito testuali parole:

Quando hai le idee chiare sull’azione che vuoi che gli utenti intraprendano sul tuo sito, è molto più probabile che i visitatori intraprendano tale azione consentendoti di concludere l’affare che desideri.

Sembra scontato, ma le idee devono essere chiare prima di tutto a noi professionisti e imprenditori che andiamo a creare e potenziare il sito. Dove vogliamo condurre il potenziale cliente? A scaricare un ebook in cambio della sua email? A prenotare un servizio? A compilare un form di contatto? Se non sappiamo rispondere a queste domande, piazzare gli inviti all’azione (in gergo, call to action) risulterà un’operazione arbitraria e casuale, con ovvie ripercussioni negative sulla capacità di conversione del nostro portale, blog o sito vetrina.

Statistiche di miglioramento sito web

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CREAZIONE DI RELAZIONI DURATURE CON I CLIENTI

9) Crea fiducia nei clienti

La fiducia nei confronti del cliente non arriva dal cielo, ma si conquista con varie strategie. La prima che cita Google nella terza e ultima sezione di consigli per migliorare il sito verte sulla creazione di un rapporto di fiducia basato innanzitutto sulla trasparenza. Questo punto viene spesso ignorato, come se fosse normale che il cliente sappia chi c’è dietro, qual è il numero di telefono da chiamare, a che orari apre e chiude la sede, se è aperta al pubblico e quando… informazioni che, al contrario, sono tutto tranne che scontate. Creare fiducia significa metterci la faccia, specificando chi siamo, cosa facciamo e come contattarci.

10) Migliora la fiducia dei clienti nella tua attività

L’ultimo consiglio è quello che ci porta al tema delle recensioni. In questo decimo punto Google scrive:

Puoi migliorare ulteriormente la fiducia dei tuoi clienti includendo testimonianze di clienti o verifiche di terze parti sulla tua attività.

Servizi come Trustpilot o Feedaty ci vengono in aiuto consentendoci di raccogliere (e pubblicare nel sito) i feedback dei clienti, ovvero le recensioni che qualcuno scrive sul nostro conto. Esistono diverse impostazioni e layout pensati per garantire un certo grado di personalizzazione alle recensioni stesse (con o senza stelline, con o senza avatar, quadrate o rettangolari, ecc). Ma più che concentrarci su questo, il mio consiglio spassionato è impegnarsi per far sì che le recensioni siano per lo più positive. E questo, forse, è l’aspetto più rilevante in assoluto.

Migliorare sito web secondo Google

CONCLUSIONI SU COME MIGLIORARE IL SITO WEB DA SUBITO

Al netto di quanto hai letto finora, quale conclusione possiamo trarre su come migliorare un sito web? Secondo Google, non occorre fare chissà quale operazione di marketing. Bisogna però sapere con esattezza come impostare il sito, come comunicare e come fidelizzare il cliente finale. E qui il pensiero va subito a chi vuole strafare con campagne PPC o attività di re-marketing senza prima curare e sistemare quei pochi (ma essenziali) aspetti che trasformano un sito web in una macchina per fare soldi. Il miglioramento è un work in progress continuo e costante, che parte dalle fondamenta per arrivare un giorno al tetto. Con il mio aiuto, posso accompagnarti in questo viaggio sì tortuoso, ma con una posta in gioco piuttosto alta. Del resto, se sei arrivato fin qui, sei probabilmente già pronto per compiere il primo passo. Iniziamo?


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