ALLA SCOPERTA DI UNO DEI PIU’ EFFICACI STRUMENTI PER FARE SEO
Ieri era l’article marketing, oggi è il guest posting. Nell’attività di ottimizzazione per i motori di ricerca (o SEO), e nella fattispecie nell’attività di link building per rafforzare l’autorevolezza di un sito web, di un ecommerce, o di un blog, è diventata prassi comune in questi ultimi anni cercare magazine, siti web o testate digitali dove piazzare articoli originali e di qualità, sotto forma per l’appunto di guest post (“articoli ospite”). Lavorare tramite guest post è ben altra cosa rispetto al semplice inserimento del nostro sito nelle directory o alla pubblicazione di un articolo in portali di article marketing, operazione questa che è stata penalizzata ormai diversi anni fa in seguito all’avvento di Google Penguin, un aggiornamento dell’algoritmo di Google che ha messo al bando questo genere di pratica. Da allora, ha preso piede un altro tipo di approccio, meno pilotato e meno ingenuo: sto parlando, come puoi intuire dal titolo, del guest posting, un’attività che prevede la pubblicazione di articoli inerenti a tematiche in target con il proprio business, ovvero con il business che si intende promuovere agli occhi di Google.
Ma come gestire un progetto di questo genere? E quali accorgimenti bisogna prendere affinché i post siano efficaci? Per rispondere, occorre innanzitutto chiarire le dinamiche di posizionamento che ancora oggi dominano il “mercato” dei contenuti, un mercato dove la maggior parte degli argomenti è stato trattato in tutte le salse in tutte le prospettive. Alla base di un posizionamento ai primi posti di Google ci sono diversi fattori, fra cui ricordo in ordine sparso:
- velocità di caricamento delle pagine del sito/ecommerche
- qualità e ottimizzazione dei contenuti testuali
- chiarezza del codice e degli url di ogni pagina e sezione
- link esterni che rimandano al sito/ecommerce

Immagino tu abbia già capito dove voglio arrivare: se per i primi punti dell’elenco è sufficiente progettare bene il sito web e avvalersi di un bravo copywriter, per l’ultimo punto (link esterni che rimandano al sito/ecommerce) l’unica soluzione è darsi da fare e cercare blog e portali disposti a pubblicare un guest post. Fin qui sembra semplice, ma attenzione perché i risultati arrivano seguendo una certa logica, e non muovendosi a casaccio. Scopo di questo articolo è quello di spiegarti quali best practice dovresti adottare per ottimizzare i tuoi sforzi e il tuo tempo e soprattutto per non buttare via i soldi (perché sì, se ancora non lo hai capito, per pubblicare su portali e blog in target bisogna pagare). Iniziamo quindi da un presupposto fondamentale, quello della selezione dei portali.
COME SELEZIONARE I PORTALI IN TARGET PER I TUOI GUEST POST
Quando il posizionamento si faceva con l’article marketing, bastava iscriversi a portali come “pubblicarearticoli.it”, “article-marketing-italia.it” e simili, piazzare l’articolo con il link (poi vedremo anche l’importanza del link) e attendere di salire tra i risultati di ricerca. Questo modus operandi, come ho già detto, è morto e sepolto, e adesso, per chi cerca di potenziare la propria autorevolezza nei confronti di Google, bisogna muoversi diversamente. Innanzitutto, occorre cercare blog e portali che siano
- inerenti agli argomenti trattati dal proprio business
- con una storia e una continuità di pubblicazione
Esempio: se dobbiamo posizionare un’azienda che produce pannelli fotovoltaici, ci rivolgeremo a blogger esperti in questo settore, o anche a portali che trattano il tema delle energie rinnovabili, dei sistemi di autoproduzione di energia e così via. Valuteremo inoltre se il blog o il portale (magazine, rivista digitale, ecc) è aggiornato, verificando la data dell’ultimo articolo pubblicato. Perché tanto scrupolo? Perché Google, fra le altre cose, apprezza la freshness, vale a dire la “freschezza” dei contenuti più recenti (per approfondire, ti rimando a questo articolo di Search Engine Journal intitolato Is Fresh Content A Google Ranking Factor?). Portali e blog non più aggiornati sono considerati meno autorevoli, per cui pubblicare un articolo potrebbe essere non dico inutile ma quasi. Per fare un buon lavoro, bisogna poi scrivere il guest post rispettando alcune linee guida che ti invito a memorizzare e che ti spiego con dovizia di particolari nel prossimo paragrafo.
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LINEE GUIDA PER SCRIVERE GUEST POST (SUPER) EFFICACI

I guest post a scopo SEO, pubblicati quindi per obiettivi di posizionamento, non sono semplici articoli che potrebbe scrivere il blogger alle prime armi. Se vogliamo che siano efficaci (non più o meno efficaci, ma molto efficaci), dobbiamo sforzarci di costruire un articolo che abbia una certa qualità e sostanza.
- Come lunghezza del guest post sarà bene orientarsi sulle 400-500 parole, ma nulla vieta di arrivare a 1.200-1500 parole;
- Per quanto riguarda il link, uno solo nelle prime righe dell’articolo è sufficiente, meglio se con anchor text (testo corrispondente alla parola chiave da spingere);
- L’url dovrà essere “parlante”, per cui sarà bene che il link dell’articolo, una volta pubblicato, contenga a sua volta la parola chiave di interesse;
- Il contenuto del guest post, ovviamente, dovrà essere originale, evitando di riprendere lo stesso testo da altri articoli o post già pubblicati.
La scrittura del guest post viene di solito demandata alla redazione del magazine oppure al blogger se pubblichiamo in un blog. Oltre ad avere un link naturale in entrata nel nostro sito, bisogna considerare la visibilità ulteriore che possiamo ricevere in virtù delle condivisioni nei social media da parte del portale o dell’autore, cosa che non avveniva né con le directory né con l’article marketing.
ESEMPI DI PREZZI PER FARE GUEST POSTING IN ITALIA NEL 2025
Le tariffe dei blogger italiani e dei portali dove fare guest posting variano di solito da un minimo di 200 euro a un massimo di 2.000 e oltre ad articolo. I costi maggiori sono quelli per la pubblicazione di articoli in ottica di comunicati stampa, un retaggio che sopravvive ancora nei quotidiani online come IlSol24Ore e simili. Il rischio è sempre quello di bruciare il budget sparando troppo alto, mentre per una campagna di link building fondata sui guest post ha molto più senso mantenere un ritmo di pubblicazione di almeno uno o due guest post al mese, preferendo piuttosto tanti blog e portali di media qualità. Inutile dire che blogger emergenti avranno un costo più basso, mentre blogger professionistisi faranno pagare profumatamente dal momento che, oltre all’articolo, garantiscono numeri elevati sia come traffico organico al proprio sito sia come audience sul web.

Accanto al guest post nei blog ci sono poi gli articoli pubblicati su portali e webzine autorevoli. Gli obiettivi sono sempre gli stessi, le dinamiche pure, a cambiare è l’offerta: per 10 blog validi gestiti da singole persone, ci sono grossomodo 2 o 3 portali interessanti per quel settore, quindi il discorso diventa meramente numerico. Detta altrimenti, per alcuni settori di nicchia sarà quasi impossibile trovare un portale che tratta quel tema specifico e che è disposto a pubblicare un articolo con link ottimizzato. Una buona ricerca preliminare dei potenziali partner è senz’altro la chiave per il successo di una campagna di guest post. Ma quali i sono i prezzi di questi portali? Per dare un’idea delle cifre in ballo, riporto un estratto della tabella che utilizzo di solito per le campagne di article marketing dei miei clienti. A sinistra c’è il sito web, a destra il prezzo per la pubblicazione di un articolo:
infomotori.com >>>>>>>>>>>>>>>> 750 Euro
Mondo-motori.it >>>>>>>>>>>>>>> 400 Euro
motorinews24.com >>>>>>>>>>>>> 470 Euro
latuaauto.com >>>>>>>>>>>>>>>> 580 Euro
https://www.mauxa.com/speciale-salute–benessere-ed-health (Special salute, benessere, health) >>>>>>>>>>>>>> 300 euro
DojoUomo.it >>>>>>>>>>>>>>>>>> 320 euro
https://www.uomoaltop.it/ >>>>>>>>> 340 euro
bella.it >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> 350 euro
paroladidonna.it >>>>>>>>>>>>>>> 350 euro
piudonna.it >>>>>>>>>>>>>>>>>> 400 euro (tra i cento siti più visitati d’Italia, fonte ComScore)
https://www.diariodidonna.it/ >>>>>> 370 euro
Economiaefinanza.net >>>>>>>>>>> 310 euro
http://www.dailyman.it/ >>>>>>>>> 350 euro
http://www.bluenailgirl.com/ >>>>>> 350 euro
Questa lista vuole essere soltanto un’istantanea di un listino che cambia di continuo e che di anno in anno è destinato a inevitabili rialzi, per cui se non vuoi pagare il doppio, ti consiglio di darti una mossa e metterti all’opera il prima possibile!
IL GUEST POST TI SERVE DAVVERO? SCOPRILO CON UNA CONSULENZA!
Ma alla fine dei conti, visto che per qualche articolo si spendono facilmente cifre sopra i mille euro, questo benedetto guest post serve davvero oppure no? Bella domanda: devi sapere che la link building ottenuta attraverso la pubblicazione di articoli in forma di guest post è solo una delle tante vie che si possono percorrere per migliorare la propria visibilità online. E non è detto che sia per forza la via migliore. Di volta in volta bisogna capire quali sono le priorità di un sito web, qual è la sua reputazione e autorevolezza, quali portali e blog possiamo andare a coinvolgere, qual è il budget a disposizione, quali gli obiettivi (ricevere visite e contatti, aumentare le vendite, ottenere nuovi iscritti alla newsletter, ecc). Insomma, prima di decidere, conviene sempre fare un’analisi di web marketing, o, a voler essere precisi, di inbound marketing. Solo così si potrà avere una risposta certa sulla convenienza o meno di investire tutto o parte del budget in guest posting. Se vuoi approfondire questo tipo di attività, non devi fare altro che contattarmi via email all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Sono pronto per guidarti passo passo nella costruzione di un brand forte, in grado di scalare la classifica di Google e brillare nel firmamento del web. Che cosa aspetti?