Dalla link building ai contenuti ottimizzati: le 7 tecniche principali per conquistare i primi posti su Google.
Pochi le conoscono, ma tutti dovrebbero adottarle. Sto parlando delle tecniche SEO, ovvero dell’insieme di attività di cui un sito web o un ecommerce può beneficiare per raggiungere le prime posizioni di Google. In questo articolo voglio elencarti quelle che reputo essere le 9 tecniche migliori per far sì che il tuo sito brilli nel firmamento del web e ottenga il massimo della visibilità. Iniziamo?
COSA VUOL DIRE SEARCH ENGINE OPTIMIZATION (NEL 2025)
Per parlare di tecniche SEO con cognizione di causa bisogna prima chiarire il concetto stesso di ottimizzazione per i motori di ricerca, ovvero di Search Engine Optimization. Per farlo, credo possa tornare utile un paragone spicciolo con l’efficienza energetica (ma in realtà con qualsiasi processo di efficientamento). Prendiamo un’abitazione (nel caso della SEO, il nostro sito web) con certi consumi per il riscaldamento. Se volessimo migliorare le performance della casa (e cioè posizionarci ai primi posti nei risultati di ricerca), dovremo attuare una serie di azioni che riducono le dispersioni e migliorano per l’appunto il rendimento durante i mesi freddi. Cambiare gli infissi, realizzare un cappotto termico, pulire i caloriferi…

Nelle SERP, vale a dire nelle pagine di ricerca di Google, il principio è identico: per scalare le classifiche occorre lavorare su alcuni aspetti essenziali ai fini di un più forte e consolidato ranking (posizionamento). Le tecniche SEO per posizionarsi su Google sono tantissime , alcune più utili altre meno. Si tratta di un settore che è cambiato molto nel corso degli ultimi vent’anni, perché se un tempo bastavano semplici articoli (leggi: news) pubblicati all’interno del sito e in portali di article marketing (vere e proprie “farm” virtuali dove chiunque poteva pubblicare articoli di qualunque genere con uno o più link all’interno), oggi queste tecniche elementari, a volte borderline, non funzionano più, anzi, potrebbero addirittura penalizzare chi cerca di sfruttarle a proprio vantaggio.
Che fare quindi per portare acqua al proprio mulino? Come ottimizzare un sito web o un ecommerce in modo da renderlo vincente nella spietata, quotidiana corsa al posizionamento? Le best practice e le tecniche SEO da adottare sono molteplici, e per ognuna occorre rimboccarsi le maniche: nel web, come nello sport, la competizione è ormai elevatissima, specie in alcuni settori particolarmente affollati. In qualità di esperto di inbound marketing e SEO a Vicenza, voglio condividere con chi ci segue alcune delle tecniche SEO più efficaci per raggiungere i primi posti su Google e sugli altri motori di ricerca come Yahoo o come Bing. Cominciamo!
1. CREARE CONTENUTI OTTIMIZZATI PER GOOGLE
La prima delle tecniche di posizionamento SEO sui motori di ricerca di cui abbiamo già parlato in altri articoli e guide riguarda i contenuti. Per contenuti intendiamo i testi del sito web, per cui Home Page, Chi siamo (o About) e singole pagine servizi dedicate ognuna a un servizio specifico. Un sito popolato di contenuti ottimizzati per keyword principali (una o due al massimo) e per keyword secondarie (decine, tipicamente una per ogni pagina servizi) rappresenta un’ottima base di partenza per impostare un lavoro di ottimizzazione SEO e competere con altri siti web e ecommerce. Ricorda infatti che nella totalità dei tuoi concorrenti, solo una parte avrà un sito web moderno, e di questi siti solo una parte ancora più ridotta avrà un sito web moderno e ottimizzato.
Dedica quindi del tempo all’ottimizzazione dei contenuti, seguendo i consigli che Google stessa rivela in alcune delle sue risorse, a partire dall’articolo Creare contenuti utili, affidabili e pensati per le persone contenuto all’interno della guida sui Concetti fondamentali della SEO. E se non hai tempo e voglia di leggerlo, niente paura: uno dei segreti da tenere sempre a mente è quello di scrivere per gli utenti, prima che per i motori di ricerca. Cosa voglio dire con questo? Semplice: quando pensi a un nuovo contenuto, scrivilo inserendo informazioni utili, pertinenti e di qualità. Non fare l’errore di rimanere vago e generico perché “sennò mi copia la concorrenza”. I tuoi clienti hanno bisogno di sapere se sai rispondere ai loro dubbi, e per farlo… devi dimostrarti competente!
2. BLOG/SEZIONE NEWS PER AGGIORNARE IL SITO WEB
La seconda delle tecniche di posizionamento SEO ruota intorno al blog o alla sezione news come strumento di posizionamento su Google. L’algoritmo di Google privilegia infatti siti, ecommerce e blog aggiornati, dove ogni settimana o quantomeno ogni mese vengono pubblicati nuovi post o nuovi articoli. Se vuoi battere i tuoi competitor intercettare traffico su Google grazie al posizionamento SEO, devi per forza pianificare un piano editoriale (PED) con almeno 4-12 articoli ogni anno (uno a trimestre, o meglio ancora uno al mese, ma si può arrivare a due o perfino quattro al mese).

Gli argomenti dovranno essere scelti sulla base di quello che reputi essere più interessante per – e possibilmente più ricercato da – i tuoi potenziali clienti. Se sei ad esempio un’azienda che vende macchine agricole e accessori da giardinaggio, dovresti parlare di come affrontare determinati lavori sui campi (grazie alle macchine agricole), o di come potare alberi da frutto con strumenti e dispositivi in vendita nel tuo ecommerce o negozio. Avere chiari gli obiettivi, il target e l’area operativa è il di fondamentale importanza per la scrittura di pagine web e articoli di qualità. E se lo hai capito anche tu e vuoi una mano per iniziare o per rilanciare il tuo blog, tieni a mente che la mia agenzia offre anche un servizio professionale e continuativo per la gestione di un blog. Approfittane subito!
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3. LA GESTIONE DEI SOCIAL NETWORK (FACEBOOK E NON SOLO)
La terza delle tecniche di posizionamento SEO consiste nella gestione dei social network, gestione che dovrà essere progettata in anticipo e programmata nel tempo attraverso appositi software o con la collaborazione di una figura che prende il nome di social media manager. Non basta aprire una pagina Facebook e piazzare qualche link al sito, bisogna curare il profilo e creare engagement di valore, obiettivo realizzabile lavorando sodo ogni giorno. Vale per Facebook, ma vale anche per LinkedIn e in misura minore per Instagram, Tik Tok e altri. Non è tanto e non è solo una questione di link: qui entrano in gioco fattori come l’autorevolezza, l’engagement, e tutta una serie di variabili che concorrono a dare lustro al brand.
Ne parla fra gli altri anche Hubspot nel suo articolo Social Media SEO: 10 Social Media Strategies to Boost SEO (ovvero Social Media SEO: 10 strategia di social media per mettere il turbo alla SEO). Sebbene il “boost” in sé e per sé sia legato più ai profili social stessi che al sito vetrina, è innegabile che un marchio o un’azienda seguita sui social dimostra di avere più forza anche in termini di posizionamento su Google. Resta una delle tante armi a nostra disposizione, non l’unica, ma sicuramente una in più da portare con sé e tenere affilata. Non hai social media attivi? Scopri la nostra attività di gestione social network per professionisti e imprese!
4. LA LINK BUILDING PER AUMENTARE L’AUTHORSHIP DEL SITO
La quarta tecnica di posizionamento SEO è forse la più complessa e delicata. Si chiama link building e serve a costruire una solida autorevolezza (in inglese si usa il termine, ora obsoleto, di authorship) agli occhi di Google e di qualunque altro motore di ricerca. Ci sono molti modi per fare link building, il più comodo è quello di essere talmente interessanti agli occhi del pubblico – vuoi perché pubblichiamo contenuti di qualità, vuoi perché abbiamo un prodotto o servizio che fa gola – da innescare un meccanismo di link virtuoso. Più realisticamente, occorre simulare l’interesse da parte di portali e magazine, o anche blog, pubblicando articoli che parlano di noi e dei nostri servizi e prodotti (ammesso sempre che ci muoviamo nel settore B2C, perché nel B2B tutto questo potrebbe avere meno peso e meno efficacia).
Come ho detto in apertura, i vecchi siti di article marketing sono morti e sepolti: oggi la partita si è spostata su portali e magazine reali, dove ogni settimana vengono pubblicati nuovi contenuti originali. È lì che dobbiamo lavorare: nel nostro caso ci avvaliamo di un database interno con decine di portali focalizzati su settori di tendenza come l’automotive, il food & beverage, il travel, il fashion e altri. Su questi portali pubblichiamo ogni mese articoli relativi al brand che vogliamo promuovere e che si affida a noi per una link building all’altezza delle aspettative. Unisciti anche tu ai clienti che ci hanno già scelto e che hanno ottenuto un miglioramento del loro ranking su Google.
5. OTTIMIZZARE IL CODICE DEL SITO WEB
La quinta tecnica di posizionamento SEO su Google prevede l’ottimizzazione del sito e quindi del codice, delle immagini, dei link, degli url, e dei tanti, tantissimi elementi che determinano le performance del sito stesso. Google premia i siti che piacciono agli utenti e agli utenti piace un sito responsive (facilmente navigabile sui dispositivi mobile), con tempi di caricamento delle pagine ridotti al minimo, niente finestre pop-up, nessuna pubblicità fastidiosa, un’architettura e una gerarchia delle informazioni chiara e ben definita… Anche qui il lavoro da fare è tanto, specie quando il sito è già online da qualche anno e si porta dietro difetti e vizi di forma diffusi e radicati.
Tutto deve partire da un’analisi tecnica del sito nel suo complesso, valutando l’ottimizzazione di singoli elementi e di parti del sito. Metterci mano potrebbe richiedere mesi, ma questo non deve scoraggiarci: per arrivare ai primi posti occorre sapersi presentare agli occhi di Google in perfetta forma, come fossimo a una gara sportiva. Ogni acciacco e difetto potrebbe pregiudicare le nostre prestazioni, motivo per cui è necessario portare avanti questa tecnica in concomitanza con le altre. Creare link esterni preziosi o pubblicare articoli di qualità per poi avere un sito lento nel caricamento delle pagine sarebbe come allenarsi per la maratona e poi correre con gli stivali ai piedi!
6. TECNICHE SEO DI GEOLOCALIZZAZIONE SU GOOGLE
Il tuo sito potrebbe avere ottime potenzialità di posizionamento nell’area geografica di pertinenza, più che a livello nazionale. In termini SEO questo vuol dire farsi spazio nelle SERP puntando sulla geolocalizzazione, ad esempio grazie alla scheda Google MyBusiness, una sorta di vetrina che appare sulla mappa di Google e che ti consente di essere presente fra i risultati di ricerca nel momento in cui un utente sta cercando attività come la tua in una zona geografica ben precisa.

La geolocalizzazione si può fare anche in-site, e cioè all’interno del sito, ottimizzando i contenuti con chiari e precisi riferimenti alla propria città, provincia e regione (fermandosi ovviamente al comune se non si ha modo di spingersi oltre con i propri servizi). Anche singoli siti web monopagina o landing page geolocalizzate possono darci una mano, ma a questa tecnica penso sia opportuno dedicare un paragrafo a parte, il prossimo di questo elenco. Vediamo quindi l’ultima tecnica SEO che ti consiglio di valutare in alcuni scenari difficili.
7. SEO SU LANDING PAGE E SITI WEB MONOPAGINA
L’ultima tecnica SEO diventa appetibile quando, ad esempio, non hai ancora un sito web strutturato ma devi ottenere subito risultati. Oppure quando vuoi posizionarti in una nicchia di servizi e prodotti, tipicamente all’interno di un’area geografica precisa (“carroattrezzi Vicenza”, “veterinario per cani Bologna”, “noleggio autocarri Verona”, ecc). In queste situazioni, disporre di un sito del tipo www.nomeserviziolocalità.it ‘potrebbe fare la differenza, aiutandoti ad accorciare i tempi e migliorare le performance di posizionamento, senza “sacrificare” il sito vetrina principale.
È una tecnica da maneggiare con cura, ma che viene condotta ancora oggi da aziende che vogliono promuoversi in diverse città, senza per altro avere necessariamente una sede in quella città. Se il posizionamento su Google non dovesse arrivare, la stessa pagina di atterraggio (landing page) o lo stesso sito web monopagina possono diventare facilmente il fulcro di una campagna di advertising con Google Ads, potente strumento che Google mette a disposizione di chi vuole pubblicizzarsi in tempi rapidi e con risultati quasi immediati.
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DA QUALI TECNICHE SEO PARTIRE: IL METODO EVIBLU

In rete troverai tantissimi “guru” pronti a dirti che il loro metodo è il migliore, che funziona alla grande e che può portarti fiumi di contatti e vendite. La realtà, purtroppo, è un po’ diversa: non esistono formule magiche uguali per tutti. Ogni azienda e ogni business ha i suoi punti di forza e i suoi punti deboli, il suo target e la sua area operativa, il suo budget di investimento e le sue… priorità. Ed è su questo concetto che dobbiamo ragionare per scegliere con quali tecniche SEO partire. A cosa ha più senso dare la precedenza? Per rispondere, bisogna semplicemente scorrere la nostra lista, tenendo presente che in ordine di importanza vale quasi sempre la pena iniziare dai contenuti ottimizzati (ammesso chiaramente che esista un sito vetrina, requisito sine qua non).
Da lì si può passare alla link building, al codice del sito, ai social media, e a tutte le altre tecniche di cui ti ho parlato. Insomma, non si può puntare all’Everest, tanto per fare un paragone spicciolo, se prima non si sono scalate le altre cime. Torniamo sempre là: qualunque strategia SEO ha bisogno di prove, tutoring, monitoraggio, correzioni di rotta, aggiornamenti, rinforzi… Il metodo Eviblu consiste proprio in questo: nel lavoro di fino, curato nei dettagli, basato sui risultati e non su teorie e sparate da parte di guru privi di esperienza. Unisciti a noi in questo cammino e scopri come raggiungere i primi posti di Google grazie a un servizio di SEO multidisciplinare e personalizzato!
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